Stagione 23/24
La Lazio che verrà. Per Gelli &Co questo è l'anno della consacrazione
Eccoci qua, si ricomincia. Dopo un’estate di attesa, decisioni, nuovi innesti e sorprendenti addii, la Lazio volta pagina in direzione 2023/2024, per un campionato dove vorrà esser protagonista. Il look dell’U18 è stato nuovamente ritoccato, viste le tante defezioni, che hanno riportato la categoria al girone unico. Le contendenti saranno diciassette, in cui rientrano ovviamente Roma e Lazio, con la new entry importante del Frosinone. La nostra lente d’ingrandimento però oggi si sposta sui biancocelesti, autori di diversi cambiamenti, ma volenterosi soprattutto di affermarsi finalmente con il gruppo 2006, a cui manca solo la consacrazione, perché il talento e il futuro non sono in discussione.
CAMBIO DELLA GUARDIA
La novità maggiore sicuramente risiede in panchina. Dopo un flirt nella stagione passata, Francesco Punzi ha finalmente conquistato il timone capitolini, mettendosi alla prova subito con un campionato tosto, quanto stimolante, vista la sua essenzialità per la preparazione in Primavera. L’impronta dell’ex Viterbese comincia a vedersi sulle squadra, impostata già in maniera diversa nei tornei di agosto, marchiata da un ritorno alla difesa a quattro, sicuramente più congeniale rispetto al forzato assetto difensivo a tre, visto e rivisto nell’ultimo anno con Terlizzi. Le idee cambiano, ed i biancocelesti le stanno assorbendo nella maniera giusta, in vista di una cavalcata tosta a dir poco, dove arriverà il primo vero confronto con le realtà di tutto il paese, anticipando quello che sarà poi nel prossimo settembre nella “juniores” dei nazionali. Senza ombra di dubbio dalle parti della Borghesiana si percepisce un ambiente sereno, tranquillo, ma anche molto carico per l’avvio delle danze. Questo è sicuramente frutto della coinvolgente comunicazione del nuovo mister, che, grazie ad uno staff di qualità proveniente dalla Primavera, sta man mano amalgamando tutti i tasselli a disposizione, per creare il giusto spirito di gruppo, in grado così tanto di fare la differenza due anni fa, quando questi ragazzi sognarono veramente alla corte di Alboni. Il traguardo da tagliare qui sarà simile, anche se lo si dovrà fare in maniera diversa, come sta provando ad indicare mister Punzi.
INTERPRETI E GIOCATORI COPERTINA
Assodato il ritorno alle origini sul lato dell’assetto tattico, è tempo di pensare ai protagonisti, a chi interpreterà al meglio ruoli e posizioni nei nuovi dettami. Senza dubbio la fantasia non manca, come potrebbe, in una rosa così tanto fornita di alternative di alto spessore, nonché di qualità praticamente uniche in tutto il vivaio di Formello. Eppure qualche tassello nuovo è stato inserito - questa è la normalità sia chiaro – magari ricoprendo vesti da attore principale nel corso dell’annata. Se pensiamo a volti diversi il primo lo vediamo in porta. Passato Renzetti alla corte di Sanderra, andato Ciardi al Monza e non confermato Ierardi (ora al Cassino), ora il testimone passa nelle mani del 2007 Gioele Bosi. Il colpaccio firmato in estate dall’Altetico Madrid, starebbe scaldando i motori in vista della prossima Primavera, mentre ad oggi il suo anno di ambientamento nella Capitale lo dovrebbe svolgere in U18. Le potenzialità dell’estremo difensore sono note a tutti, e come vice ci sarà l’ex Fonte Meravigliosa Mattia Gagliano, che magari riuscirà a ritagliarsi uno spazio. Tornando a quattro invece la coppa centrale pare esser consolidata. Bordoni-Barone costituiranno il muro biancoceleste, affiancati dalla certezza Ercoli a sinistra, dove comunque ci sarà la concorrenza di Alessandro Mariani – giunto dall’Urbetevere - mentre con molta probabilità l’altra corsia tornerà dominio di Marco Volpe, dopo un’annata molto sfortunata tra infortuni e qualche panchina eccessiva. Il pacchetto però ha visto molte new entry, come i centrali Mattia Ferri e Alessandro Milano, rispettivamente da Trastevere e Savio. Il primo al momento è quello più avanti di tutti gli innesti, mentre il giocatore passato al Vianello è ancora in cerca della condizione ideale per provare a fare la differenza. Considerando anche il jolly Cesari la difesa è al completo, piena di doti importanti sia in fase di impostazione ma soprattutto di chiusura. Il vero cambio di passo presumibilmente però lo si vedrà a centrocampo. Il modulo a tre della passata stagione aveva reso quasi stagnanti le trame sempre stupende che possono uscire dai piedi di Gabriele Paolocci e Kledi Marinaj, coadiuvate alla perfezione dalla magistrale leadership di Thomas Silvestri in mezzo al campo. Al solito trio si aggiunge il prodotto della Nuova Tor Tre Teste Tommaso Proromo, giocatore intelligente e molto disciplinato in fase di manovra, tanto da poter convincere a Punzi a puntare su di lui. Discorso a parte invece per l’ex Salernitana Antonio Iorio, il cui problema alla spalla lo dovrebbe tener fuori parecchio. Molta attenzione infine andrà messa anche sul neo acquisto Valerio Farcomeni, il 2006 giunto dopo lo sfaldamento della Reggina, promesso sposo in Primavera ma che potrebbe scendere ogni tanto.
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Sistemata la spina dorsale, davanti ci si diverte. L’addio ad Ivanoe Sessa ormai è cosa appurata, per quanto l’ala passata al Palermo fosse decisivo nell’economia della squadra. Se si il trequartista sarà di nuovo in voga, allora la fantasia tornerà sugli standard massimi, quelli che è in grado di offrire Valerio Gelli, voglioso si confermare a tutti il suo status intoccabile da autentico numero dieci.
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Le fasce invece dovrebbero esser proprietà di Lorenzo Ferrari (in grado di giocare su entrambe le corsie, ma toccherà vedere la sua considerazione in Primavera), mentre dall’altro lato ci dovrebbe esser Cristian Cuzzarella, in perenne ballottaggio con Alessandro Ceccarelli. Ad una batteria d’esterni così ben fornita si aggiunge anche Samuel Gningue, lievemente più indietro nelle gerarchie. A chiudere il cerchio il discorso prima punta, dopo una preparazione che ha visto il solo Cogo da centravanti, ma con il passare del campionato potrebbe accogliere nuovamente anche Federico Serra e Massimo Bigotti dalla Primavera, nonostante quest’ultimo si stia adattando come mezz’ala negli ultimi tempi. Insomma, le alternative sono svariate, la voglia di far bene ci sarà sempre, così come la fame di un gruppo alla ricerca finalmente della Terra Promessa. Le prime risposte si avranno questa domenica, quando il sipario si alzerà per l'inizio del campionato, che vedrà i biancocelesti ospiti del Milan.