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Roma, Sergej Levak al top. La stellina giallorossa inizia a brillare sul serio

Se al primo derby che giochi con la maglia della Roma entri all'81' sullo 0-0 e al 92' decidi la stracittadina, beh, forse il tuo destino è già scritto. E se la prima passata d'inchiostro sulla tela bianca del croato ha fatto subito sperare bene, le firme impresse a fuoco da lì in avanti rappresentano ormai una conclamata certezza. Sergej Levak è forte. Tanto forte.

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L'ex Spezia è un muro, il capitano un moto perpetuo e il croato si è semplicemente preso il trono della stracittadina

Prelevato dall'Osijek nel gennaio scorso, non ci ha messo poi troppo ad ambientarsi alla corte di Marco Ciaralli, concludendo la prima avventura a Roma con uno Scudetto cucito sul petto e la consapevolezza che, a differenza di altri, l'investimento per il croato nato nel 2006 si è rivelato azzeccato. In estate il diritto di riscatto esercitato dal club capitolino è stata la naturale conseguenza di un processo di crescita decisamente intenso, per altro in così poco tempo. E se la stagione scorsa si era conclusa in maniera piuttosto positiva, questa è iniziata da top player. Un gol al Torino, uno al Genoa e poi doppietta in casa dell'Inter nella pazza rimonta a tinte giallorosse. Domenica mattina al Di Bartolomei si è concretizzata un'altra prestazione d'autore da parte del croato, sfavillante in mezzo al campo. Tanrivermis ci sta lavorando forte e le tantissime indicazioni che gli fornisce nel corso della gara la dicono lunga. I quasi due metri di altezza, abbinati a qualità tecniche e atletiche importanti, delineano un profilo di altissimo livello che, almeno in linea teorica, non impiegherà troppo ad approdare anche in Primavera. 

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