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Serie A e B

Roma, quanti esperimenti per Tanrivermis: da Obleac al nuovo arrivato Seck

Il vittorioso lunedì dei giallorossi sul campo del Bologna prende ancor più valore considerando alcuni "test" svolti dal tecnico turco

24 Gennaio 2024

Obleac (Foto ©GazReg)

Obleac (Foto ©GazReg)

Nel posticipo di lunedì, sul campo del Bologna arriva la seconda vittoria consecutiva per la Roma di Tanrivermis, che si mette così definitivamente alle spalle il ko di Milano e difende il primato dagli attacchi di Empoli e Inter. Tra le tante note positive che il tecnico turco ha potuto annotare sul proprio taccuino, da sottolineare alcuni esperimenti che forniscono una chiave di lettura interessante in vista del futuro. 

Il primo spunto lo fornisce ovviamente Seck, all'esordio in giallorosso dopo il suo arrivo dalla Pro Vercelli. Lo statuario difensore classe 2006, che tra le altre cose è anche andato a segno, ha scalzato Cardozo dall'undici titolare. Il centrale brasiliano '07 si è infatti accomodato in panchina, ma la sensazione è che il collega di reparto salirà presto agli ordini di Guidi in Primavera (dove si attende sempre la solita uscita di almeno un centrale '04. Keramitsis?), concedendo quindi di nuovo spazio all'ex Corinthians. Fortissimo del posto è rimasto invece Mirra, al quale dedicheremo un approfondimento nelle prossime settimane considerata la spiccata crescita di cui si sta rendendo protagonista da ormai più di qualche mese. 

Per quanto riguarda il vero, grande, esperimento di Bologna-Roma, poniamo la lente su Matteo Obleac. Di ruolo difensore centrale, il 2006 non è mai stata una delle colonne portanti di questo gruppo, ma la sua presenza si è fatta sempre sentire, anche e soprattutto quando le difficoltà erano più degli aspetti positivi. Silenzio, lavoro, dedizione e sacrificio come alfieri di un lungo periodo che, chissà, adesso potrebbe portare non poche soddisfazioni. Già nella seconda parte della sfida di Trigoria contro l'Empoli, Tanrivermis lo aveva gettato nella mischia da centrocampista, ma lì per lì sembrava più che altro una scelta dettata dal momento della gara. Lunedì invece il tecnico lo ha schierato proprio dal primo minuto in quella posizione dove Obleac, tanto per cambiare, ha risposto presente. Tanta densità in mezzo al campo, un numero rilevante di palloni recuperati e anche qualche geometria interessante. Insomma, un esperimento che può dirsi riuscito in un lunedì che ha regalato non poche soddisfazioni, come ad esempio l'esordio da sotto età del 2007 Giacomo Arduini.

Ma fin quando non si toglierà il "tappo" dalla Primavera, tanti discorsi lasceranno il tempo che trovano e, probabilmente, altrettanti giocatori saluteranno la Capitale. 

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