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Serie A e B
Solbes apre, Reale raddoppia e la Dea va al tappeto
11 Giugno 2024
Golic e l'autore del primo gol Solbes (Foto ©Mirna De Cesaris)
UNDER 18 A E B - SEMIFINALE SCUDETTO
ROMA-ATALANTA 2-1
ROMA Kehayov, Feola, Reale, Pedro Lopes (43'st Cardozo), Golic, Mirra, Della Rocca (40'st Litti), Tumminelli, Solbes (32'st Colasurdo), Levak, Nardozi PANCHINA 12 De Franceschi, Cioffredi, Ivkovic, Bauco, Mlakar, Surricchio ALLENATORE Tanrivermis
ATALANTA Torriani, Astiatico, Simonetto (32'st Gobbo), Riccio (34'st Pollio), Obric, Previtali (32'st Mencaraglia), Arrigoni (49'st Bernardello), Cassa, Camara, Bonanomi (49'st Ndongue), Baldo PANCHINA Sala, Albè, Sabatini, Carbè ALLENATORE Lorenzi
MARCATORI Solbes 2’st (R), Reale 11’st (R), Baldo 30'st (A)
ARBITRO Leorsini di Terni
ASSISTENTI Ottobretti di Foligno e Foglietta di Foligno
QUARTO UFFICIALE Grieco di Ascoli Piceno
NOTE Angoli 8-4 Ammoniti Simonetto, Litti, Cardozo Fuorigioco 1-1
Ancora loro, ancora i 2006 della Roma. Come lo scorso anno e come due stagioni fa. Quando il gioco si fa duro, i più duri d'Italia iniziano a giocare e raramente sbagliano. Al Cino e Lillo del Duca di Ascoli l'armata di Tanrivermis stende l'Atalanta e si prende un altro sogno, la finale Scudetto di giovedì. Se poi i sogni di gloria si trasformeranno in alloro nessuno può saperlo, ma la storia che questo gruppo sta scrivendo è destinato a rimanere negli annali del calcio giovanile.
Neanche il tempo di centrare che Feola prende subito per mano i giallorossi. Prima fa sentire i tacchetti a Baldo, chiudendolo sulla corsia. Qualche secondo più tardi anticipa di nuovo l’11 atalantino e fa scattare la ripartenza: Tumminelli alza per Solbes che lavora bene e imbuca proprio per Feola, Torriani sbarra la strada in uscita negando il vantaggio. Ancora Roma al tiro, stavolta con Nardozi, destro troppo centrale. Terzo squillo, terzo sussulto giallorosso: Della Rocca vince il duello aereo con Obric, Solbes controlla e calcia, Torriani c’è. L’Atalanta un po’ meno, tanto che al 13’ incassa la quarta conclusione, questa ben più pericolosa delle precedenti due. Levak trova il corridoio per Nardozi che con il controllo elude Asiatico, mancino forte sul primo palo ma sfera sull’esterno della rete.
Alla mezza’ora una magia di Bonanomi permette a Cassa di affondare in area, Kehayov va a contatto con il centrocampista bergamasco, per il direttore è tutto regolare ma la decisione lascia qualche dubbio. Da lì in avanti non succede davvero nulla, ma nel finale di primo tempo un brivido corre lungo la schiena di Tanrivermis: angolo di Bonanomi, Levak buca e Arrigoni colpisce di testa la traversa da distanza ravvicinata. Tutti negli spogliatoi.
E tutti in festa al 2’ della ripresa, quando Feola vince un contrasto in area, la palla finisce a Solbes che calcia alto centrale senza pensarci e gonfia la rete. 1-0, la solita Roma. I soliti 2006, che quando arrivano i momenti decisivi raramente sbagliano. E proprio l’Atalanta ne aveva fatto le spese nell’ultima giornata di regular season. La truppa di Tanrivermis si galvanizza e va a un passo dal raddoppio poco più tardi, quando Della Rocca pennella la punizione perfetta dal limite, ma il volo di Torriani è superbo.
Non basta neanche il buon portierino nerazzurro per arrestare l’impeto capitolino. Asiatico si perde il pallone sulla pressione di Nardozi: l’11 fa tutto bene tranne che la conclusione - respinta proprio da Torriani - sulla ribattuta Obric devia quanto basta per evitare il tapin, ma il pallone arriva a Reale che lascia partire il mancino vincente. 2-0 e Roma in volo. La Dea non reagisce, la Roma controlla e si fomenta ad ogni contrasto vinto. Perché nel secondo tempo i giallorossi non sbagliano praticamente nulla, nè tatticamente nè soprattutto dal punto di vista dell'atteggiamento. Niente di nuovo, per chi ormai ha inciso a ferro e fuoco il nome di Roma sul calcio giovanile. Giovedì i 2006 della Roma andranno a giocarsi la terza finale Scudetto consecutivo: due le hanno già vinte cucendosi sul petto prima il tricolore di Under 16 e poi quello di Under 17. Se arriverà anche il tris lo scopriremo tra 48 ore.
E il concetto prende forma dopo il gol incassato a 15' dalla fine e targato Baldo, frutto di una bella combinazione talento e fortuna considerata la doppia deviazione Mirra-Golic che beffa Kehayov. Il concetto - dicevamo - prende forma perché la reazione giallorossa dice tanto, tantissimo. Calma, tranquillità, sicurezza e soprattutto consapevolezza. Di essere i più forti. Anche più del Genoa? Ci si rivede giovedì, con un pensiero che rimbomba nella testa...
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