Feola e la svolta da terzino. Il leader della Roma pronto a infuocare la finale

William Feola vive di sfide, sogni e ambizioni. Tempo fa, dopo il suo primo allenamento con la squadra maggiore guidata da De Rossi, il ragazzo nato e cresciuto alla Garbatella, sui propri social, postò un selfie scattato fuori Trigoria quando era bambino insieme all'attuale tecnico della prima squadra e di seguito la foto che lo ritrae in campo vicino al suo idolo oggi allenatore. Questo era uno dei tanti sogni di Feola che giovedì, alle ore 20 ad Ancona, proverà ad aprire un altro cassetto dove è racchiuso l'ennesimo desiderio di una mente determinata, ambiziosa e che sogna in grande: lo Scudetto Under 18. 

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Ma prima di arrivare a parlare della semifinale, giocata da assoluto protagonista, e della finale ormai alle porte, è doveroso fare un piccolo passo indietro. Due stagioni fa Feola non ha vissuto momenti semplici eppure, grazie alla sua determinazione, il desiderio di (ri)prendersi la Roma ha prevalso su tutto e tutti. Quest'annata, non solo per lui, rappresentava un bivio da cavalcare e conquistare per poi immolarsi nel migliore dei modi al prossimo campionato di Primavera. A novembre, vuoi per un fisico non troppo possente e vuoi per i centimetri non ideali per un centrale difensivo, il tecnico Tanrivermis tenta l'intuizione: spostare Feola a destra. Nulla di eclatante, un normale spostamento direte voi. Beh, non è stato affatto così. Perché per Feola questa intuizione si è tramutata in svolta non solo della stagione, ma della sua carriera. Sulla fascia destra sono emerse tutte le sue qualità che, da centrale difensivo, non si notavano. Corsa, tecnica da centrocampista, resistenza e leadership: da metà stagione alla semifinale Scudetto contro l'Atalanta queste caratteristiche in Feola non sono mai mancate. E ora è pronto ad infuocare la finale contro il Genoa, con il sogno di portarsi a casa una medaglia in più. 

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