Lo speciale
Un venerdì da Top: i migliori della stagione in Under 18 Serie A e B
Pronti per il grande salto. Per la maggior parte dei calciatori che nella precedente stagione sono scesi in campo nei vari campionati Under 18 è arrivato uno dei momenti più difficili della loro breve carriera: decidere se continuare a giocare tra ragazzi in Primavera, oppure cambiare strada e sbarcare nel professionismo. Una scelta non facile da prendere dopo un’annata in una delle categorie più complicate perché, specie se si viene dopo una stagione top in Under 17 e non si fa il salto in Primavera, non è scontato che si rimanga lucidi e concentrati. Non è facile neanche per chi siede in panchina gestire la propria rosa, che ogni settimana è protagonista di tanti sali scendi dei giocatori tra categorie. Proprio per questo va elogiato ancor di più il lavoro compiuto da Gennaro Ruotolo, che ha portato il suo Genoa sul tetto d’Italia: non poteva che essere lui l’allenatore di questa Top 11.
Motore Ferrari Partendo dalla retroguardia, si conferma ancora una volta il portiere più forte della categoria Edoardo Colzani. L’estremo difensore del Milan è reduce da una grande stagione di continuità e sicurezza che emana in tutto il reparto. Solamente 27 i gol subìti in questa stagione, affiancato a un dato ancor più positivo, ovvero i clean sheet: in dieci partite Colzani è riuscito a mantenere la porta inviolata. Passando alla difesa a tre ecco il terzino più promettente di Trigoria, William Feola. Il numero 2 giallorosso è stato il calciatore con più partite nel campionato Under 18 con 34 presenze e, oltre alla grande continuità, si è contraddistinto per la sua duttilità: difensore centrale, terzino o esterno di centrocampo. Per qualsiasi emergenza, Feola c’è. Al centro della difesa schierato Arata, capitano del Genoa e protagonista nelle final four. Ha portato il grifone in finale Scudetto con il suo gol di testa allo scadere contro l’Inter, sensazionale nella sfida contro la Roma: una vera e propria promessa del club ligure. Per concludere il reparto ecco Previtali dell’Atalanta che, in 34 apparizioni, è riuscito a mettere a segno 4 gol.
Sostanza Quantità in mezzo al campo. Assoluto protagonista in questa stagione il sardo Samuel Ardau: con il Cagliari il centrocampista ha messo a segno 12 gol e 4 assist in 23 presenze. Affianco il capitano della seconda squadra più forte d’Italia, Mattia Della Rocca. Dall’esterno originario di Ostia si aspettava una stagione di qualità e non ha deluso le aspettative. Da capire ancora il perché non sia sceso in campo dal 1’ nella finale contro il Genoa: una scelta che non ha di certo dato ragione al tecnico Tanrivermis. Dal Grifone ecco un altro protagonista inserito in questa speciale formazione, Filippo Carbone, anche lui assente nella finale di Ancona per squalifica. Quest’ultimo si è rivelato un altro talento coltivato dalla squadra ligure che lo avrà a disposizione la prossima stagione in Primavera. Per concludere il centrocampo a quattro ecco De Pieri dell’Inter: 13 gol e 8 assist e quasi duemila minuti giocati. Certezza di una delle squadre più forti d’Italia che se lo godrà la prossima stagione nel massimo campionato giovanile.
Killer instinct Ecco che arriviamo al reparto più intrigante e decisivo dell’annata Under 18. In attacco schierate due seconde punte, che potrebbero agire anche da esterni, come Nardozi della Roma (19 gol e 2 assist) e Lavelli dell’Inter (20 gol e 2 assist), entrambi a fine stagione inseriti nella formazione Primavera: troppo alto il margine di qualità rispetto ai coetanei. Stesso discorso per il bomber del Genoa Jeff Ekhator che, se dovesse continuare a fornire prestazioni come quella in finale Scudetto, potrebbe davvero rendersi protagonista di una carriera di livello. Già nella precedente annata l’attaccante ha fatto la differenza in Primavera come sott’età, figuriamoci nell’Under 18. 14 gol e 10 assist in totale per l’attaccante rossoblù che punta a replicarsi anche nella prossima stagione, quella del grande salto.