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L'intervista

Cavallucci: "Il Colleferro è una famiglia, posso ancora crescere"

Parola al mediano rossonero, uno dei protagonisti della travagliata stagione del team di Antonelli, dopo il derby vinto

02 Marzo 2016

Simone Cavallucci

Simone Cavallucci

Stagione fin qui tra alti e bassi per il Colleferro. La squadra allenata da Umberto Antonelli sta attraversando un annoSimone Cavallucci abbastanza travagliato complice una partenza ad handicap e problemi di rosa. Comunque, a poche giornate dalla fine, la salvezza sembra essere più vicina soprattutto dopo la grande prova di forza nell’ultimo turno, con il poker calato sulla VisArtena nel derby. A tracciare un quadro dell’annata sin qui svolta dal Colleferro è uno dei giocatori cardini del team rossonero, il giovane classe ’98 Simone Cavallucci, giocatore al quale Antonelli farebbe davvero fatica a rinunciare. 

“E’ stata una stagione sofferta soprattutto all’inizio dove magari non eravamo abbastanza compatti come squadra. Adesso siamo molto più raggruppati ed il finale di campionato sta prendendo una piega diversa”. Riprendendo il discorso sul derby il centrocampista poi afferma: “La vittoria contro l’Artena è stata fondamentale per diversi motivi, era importante vincere sia per la classifica, essendo uno scontro diretto per la salvezza, sia perché il derby non si poteva perdere assolutamente. La vittoria inoltre ci dà slancio per andare sabato sul campo del Pro Roma a giocarci un’altra partita chiave”. Per Cavallucci non solo un anno fin qui da protagonista con la maglia della Juniores ma in più occasioni il giocatore è stato chiamato anche da mister Cangiano in prima squadra, dalla prima convocazione con il Gaeta all’esordio in campo contro il Città di Minturnomarina. “E’ stata un’emozione enorme per me poter far parte della prima squadra, è stato bello, il mister ed i giocatori mi hanno aiutato molto, sostenuto”. A livello personale il centrocampista dichiara di aver trovano nel club rossonero una vera e propria famiglia svelando anche quale potrebbe essere uno degli obiettivi per il futuro. “Mi trovo davvero bene a Colleferro, sono cresciuto sia come giocatore sia soprattutto come persona. Anche se non mi sento ancora un “vero” giocatore c’è tanto sul quale poter migliorare. Come ruolo davanti la difesa mi si addice molto, è il mio, tanta corsa e sacrificio per la squadra. A livello personale per il futuro mi piacerebbe vincere un titolo, magari indossando ancora la maglia rossonera”.


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