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Finaliste, capitolo I: Ladispoli, l'outsider che non ha paura

La formazione di Claudio Dolente ha centrato la qualificazione all'ultima giornata: gruppo compatto e coraggio da vendere

12 Aprile 2016

De Macchi in azione nel match contro il Savio, sullo sfondo il ds Nista, il presidente Paris e Claudio Solimina

De Macchi in azione nel match contro il Savio, sullo sfondo il ds Nista, il presidente Paris e Claudio Solimina

E' arrivato ai play off durante gli ultimi novanta di gioco stagionali, ma non ha nessuna intenzione di passare inosservata. Giocare fuori casa con due risultati su tre è sempre un rischio molto grosso da prendere e quindi una volta di più conta solo vincere. Il Ladispoli di Claudio Dolente  è stato artefice di una stagione di altissimo livello, coronata con un traguardo che, probabilmente, non era nei piani (o quantomeno se non fosse arrivato non sarebbe stato un dramma). Come nella passata stagione, ma questa volta più concretamente, la formazione tirrenica ha dovuto lottare contro il  Grifone Monteverde, grande esclusa dopo una stagione altisonante. Il fatto di giocare fuori casa potrebbe condizionare l'andamento del match, visto che è tra le mura amiche del Marescotti che i rossoblu hanno centrato i colpi più importanti, quelli decisivi. 

De Macchi in azione nel match contro il Savio, sullo sfondo il ds Nista, il presidente Paris e Claudio Solimina

Duello vinto Se di duello si può parlare, la formazione di Dolente ha avuto il merito di piegare il diretto avversario per due volte, non consentendogli l'arrivo a pari punti. Pesantissimo l'1- 0 del Marescotti, ancor più decisivo, visto il periodo in cui è arrivato, il 2-2 al Villa dei Massimi. I quattro punti con l'undici di Radi sono stati il pass verso le finali, di un gruppo composto da ragazzi che sono arrivati a centimetri dallo scudetto Giovanissimi. Casillo, Mango, Giannattasio, Molinari, Peluiso, Levano, De Macchi. Perdonateci se ne dimentichiamo qualcuno. Fanno parte di quella schiera che ha portato il nome di Ladispoli in giro per l'Italia e che solo il dischetto del campo di Asciano ha separato dal tricolore. Ma questa ormai è storia passata. Quella recente racconta di un collettivo in cui sono scesi in campo 35 ragazzi con alcuni punti fermi come Casillo sulla fascia di destra in difesa (record di 14 partite consecutive nel girone d'andata) e Chesne in avanti. E' lui il capocannoniere dell'undici tirrenico con 11 gol. Squadra che ha messo dentro 76 gol stagionali, quarto miglior attacco del girone conben 19 uomini a segno. Diversi i giocatori "tuttofare" nella rosa tirrenica, con Giannattasio, tra i più esperti, che può giocare sia terzino destro che difensore centrale. Nella zona che va dalla mediana alla trequarti Dolente può scegliere diversi interpreti, a seconda dell'andamento della gata. Importante sarà capire quanti e quali saranno gli elementi che verranno "prestati" (questa volta il percorso rispetto alla regular season è gioco-forza inverso) dalla prima squadra. Soccorsi (7 presenze, 6 da titolare) e Tollardo (soltanto 2) possono andare a rinforzare un gruppo che avrà bisogno di tutte le energie possibili per affrontare una squadra come la Pro Calcio Tor Sapienza che potrebbe optare, altrettanto, per diversi "prestiti". Coppia centrale in cui dovrebbe figurare Capriotti tornato a stagione in corso e molto abile anche in area avversaria, affiancato da Giannattasio (forse). CLICCA SULL'IMMAGINE PER LEGGERE AL MEGLIO LA FORMAZIONE

La probabile formazione del Ladispoli


Spagnoletti primo riferimento in mediana con poi il movimento e la voglia di Peluso (25 presenze stagionali e 6 gol). Totino, Pagliuca e Morasca si occuperanno di rifornire adeguatamente il reparto avanzato, provando spesso e volentieri anche la soluzione personale. Il Ladispoli è sostanzialmente una squadra che gioca di squadra. Non ha singoli che spiccano in particolare, ma è proprio compattandosi che i tirrenici sono arrivati fin qui e, allo stesso modo, sfiorarono uno scudetto 5 stagioni fa. Caratteristica che proprio il decano rossoblu Claudio Dolente inquadrò nel bel mezzo della stagione "Devo dire che i ragazzi si impegnano davvero tantissimo, perché sanno che avendo qualcosa in meno rispetto ad alcune formazioni che sono più avanti in classifica devono dare tutto quello che hanno" (qui l'intervista completa)

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