l'intervista
Vigor Perconti, parla Igliozzi: “Umiltà e cuore i segreti del successo”
In attesa della gara di ritorno contro la Ferrini Cagliari, il capitano blaugrana traccia una panoramica generale su un’altra fantastica stagione vissuta da protagonisti
Quando porti la fascia da capitano al braccio, vieni per forza considerato il leader più importante di una squadra, soprattutto se sei uno dei più grandi d’età che dovrebbe dare sempre l’esempio. A Marco Igliozzi la fascia da capitano non pesa assolutamente portarla, anzi, bisogna dire che gli calza a pennello: impegno, dedizione, serietà ed umiltà, il 10 blaugrana ha preso per mano la Vigor Perconti guidandola verso altri traguardi importanti. L’ennesimo Titolo Regionale Juniores (il terzo consecutivo, quarto negli ultimi cinque anni) e una nuova avventura alle Finali Nazionali, con la speranza che il tricolore italiano possa rimanere a brillare dalle parti di Colli Aniene.
Marco per voi è stata un’altra stagione da protagonisti, nessuno è risuscito a fermare il vostro dominio: qual è la grande forza e il segreto di questa squadra?
“Il segreto del nostro gruppo è l’umiltà e il cuore che mettiamo in ogni partita. Ogni gara l’affrontiamo sempre con la concentrazione giusta e proprio grazie a questo siamo riusciti ad arrivare nuovamente al traguardo finale”.
Ormai è da qualche anno che la Vigor Perconti, soprattutto in questa categoria, viene definita la squadra da battere. Di solito questo potrebbe mettere molte pressioni in più, eppure…
“Tutti quelli che giocano contro di noi è come se facessero la partita della vita e per noi non è per nulla semplice cercare di riconfermarci ogni anno. Anche quest’anno, però, ce l’abbiamo messa tutta e in finale abbiamo battuto una grande squadra, non facile da superare”.
Tornando un attimo indietro alla stagione regolare, quando avete capito realmente che anche quest’anno potevate ottenere altri risultati fantastici? C’è stato un momento particolare significativo?
“Penso che la svolta sia arrivata dopo la prima sconfitta in campionato contro la Pro Calcio Tor Sapienza. Da quel momento il gruppo si è compattato e unito ancora di più, dimostrandolo per tutto il corso della stagione. Gli scontri diretti poi hanno parlato, abbiamo sconfitto Tor Tre Teste, Atletico 2000 e la stessa Pro Calcio, meritando ampiamente la vittoria del girone”.
Per quanto riguarda i playoff, invece, la semifinale con il Savio e la finale con il Tor di Quinto sono state due gare toste, ma anche in quel caso avete fatto dei capolavori straordinari.
“Sono state due partite complicate in due modi differenti. Affrontando il Savio, abbiamo trovato una squadra molto rapida che giocava principalmente dalla parte di Di Domenicantonio, il loro giocatore più importante, ma siamo riusciti a contenerli bene e sfruttando le nostre qualità abbiamo ribaltato la partita. Invece il Tor di Quinto ci ha messo in difficoltà con il suo modo di giocare, però con il carattere siamo andati a prenderci il Titolo”.
Cosa significa per te essere il capitano di questa squadra?
“Sono veramente contento di essere il capitano di questo gruppo fantastico, è una cosa che mi inorgoglisce, ma so che allo stesso tempo mi carica di qualche responsabilità in più. Vincere la finale da capitano e alzare la coppa è stata una doppia emozione bellissima per me”.
L’anno scorso ti allenavi con Bellinati, quest’anno con Persia: qual è il tuo pensiero su questi due allenatori così diversi?
“Sono due allenatori molto differenti. Bellinati penso sia uno dei più bravi che abbia mai avuto, che punta più sulla cura degli aspetti tecnici e tattici, mentre Persia, altro allenatore che apprezzo tanto, lavora molto più sul lato emotivo e caratteriale, carica molto la squadra e ha un rapporto diverso con i propri giocatori. Comunque sia sono due grandissimi allenatori che mi hanno dato tanto”.
Avete iniziato alla grande la fase Nazionale vincendo per 3-1 contro la Ferrini Cagliari, stesso avversario dell’anno scorso. Tre giorni fa eri squalificato, ma ora c’è la gara di ritorno da giocare: che partita ti aspetti ripensando che proprio 12 mesi fa, non fu messa in mostra una grande prestazione in terra sarda?
“Ci aspetterà sicuramente un’altra partita non semplice, perché il gol subito negli ultimi istanti dell’andata ci ha complicato un po’ la situazione. Però, penso che se l’affronteremo con la concentrazione e l’intensità giusta, facendo quello che ci ha chiesto il mister, la riusciremo a portare a casa. Anche perché noi siamo un’ottima squadra, l’abbiamo dimostrato e credo che ce la potremmo giocare fino in fondo anche stavolta”.