Lo speciale/4

Riccardo Pasqui - Christian Di Paolo: una poltrona per due

I nomi della coppia centrale saranno decisi anche in base ai fuoriquota. Con Pedulla ed Igliozzi in campo se dovesse giocare anche Lisari, l'ex Lodigiani è in pole

In una squadra che ha dei sincronismi che rasentano la perfezione, una buona tenuta difensiva è la base per poter costruire grandi successi. Poi c'è chi deve impostare la manovra e chi rifinirla. Se non si parte, però, dall'avere le spalle ben coperte manca qualcosa per poter avere la sicurezza di poterci provare fino in fondo. Nella zona centrale della difesa la Vigor Perconti ha interpreti di prim'ordine. Ci sono però anche delle regole anagrafiche da rispettare e, dunque, Andrea Persia avrà (nella 'sfortuna') l'imbarazzo della scelta per trovare l'incastro perfetto e innalzare la diga contro il Settimo. L'anagrafe vuole che in campo i classe '96 siano solamente 3. Pedulla appare imprenscindibile, così come Igliozzi (capitano e pedina intercambiabile tra trequarti e mediana). Il gioco dell'età vede dunque perdente un ottimo difensore come Christian Di Paolo, in favore di Riccardo Pasqui (classe '97), che potrebbe trovare spazio anche sulla sinistra. 


Una poltrona per due Un dualismo fatto di centimetri e qualità, con i due ragazzi che hanno fatto le fortune più della prima squadra che del team Under 19 (che si è affidato ad Indino e Caccia in percentuale ampissima). Testimonianza ulteriore dell'affidabilità che entrambi possono dare. Pasqui, rispetto al compagno di reparto, ha dalla sua una maggiore esplosività fisica. A tratti straordinario il suo senso dell'anticipo, praticamente perfetto nello stacco di testa. Il lavoro "con i grandi" si è notato in più occasioni, soprattutto in occasione delle sfide con Savio e Tor di Quinto, prima dell'inizio della corsa tricolore. Il "numero 4" si fa notare anche in area avversaria con inserimenti precisi su palla inattiva. L'ultima prova è arrivata durante il quarto di andata contro l'Atletico Gallo Colbordolo, in cui ha firmato il gol del raddoppio. Un passo più che discreto gli consente di poter giostrare anche sulla fascia sinistra, dando una maggiore solidità a tutto il reparto in caso di improvvisa difficoltà o, se dovesse partire dal primo minuto, per tutta la durata del match rinunciando magari a qualche sovrapposizione o cross in più. Di Paolo ha invece lo stampo del difensore centrale più puro. Con Lisari si completerebbe abbastanza bene, anche se la grossa fisicità di cui entrambi dispongono potrebbe limitarli. In un certo senso sono l'uno il doppione dell'altro. La presenza o meno in campo del centrale classe '96 è comunque tutta da verificare in base alle scelte che Persia farà. Difficilmente toglierà dai pali Pedulla (che dalla finale di Ostia in poi ha dato solo certezze) e lo stesso si può dire per Igliozzi. Il capitano e numero 10 blaugrana sarà un giocatore determinante, vista anche l'assenza di Barbini, per poter tenere ben cucito sulle maglie lo scudetto. E' una regola che penalizza un solo giocatore, che col suo tasso d'esperienza però potrà sicuramente consigliare al meglio, qualora ce ne fosse bisogno, i compagni meno abituati (e sono pochi...) ad un simile palcoscenico. 

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