DOPO GARA
Avanti Civitavecchia! "Abbiamo un grande gruppo"
Mister Rocchetti elogia il suo collettivo dopo la vittoria casalinga contro il Montefiascone
Torna a sorridere il Civitavecchia e lo fa anche mister Andrea Rocchetti che ha visto i suoi ragazzi tornare alla vittoria dopo il pari di San Basilio. La gara contro il Montefiascone rilancia le ambizioni del club nerazzurro e conferma le qualità, tecniche e collettive, della compagine tirrenica che ha mantenuto in controllo la sfida fino al novantesimo, dimostrando di conseguenza quella mancanza di determinazione e aggressività propria alle teste di serie della categoria. Sono state diverse le occasioni per chiudere il match che invece è rimasto in bilico, soprattutto quando qualche ingenuità di troppo ha lasciato all'avversario la possibilità di rientrare in partita. Questo il commento di mister Rocchetti, che rimane comunque positivo nel dopo gara:
“Oggi abbiamo disputato una buona gara, potevamo raddoppiare già nel primo tempo ma per mancanza nostra non siamo riusciti a farlo. Nel secondo tempo siamo entrati più convinti iniziando a giocare da subito per chiuderla, poi è arrivata la grande ingenuità commessa da Massaro che ci ha lasciati in dieci uomini e a termine di regolamento l'espulsione è più che giusta. Dopo l'inferiorità siamo rimasti bene in campo e non abbiamo sofferto molto se non per una manciata di minuti. Anzi abbiamo rischiato noi di raddoppiare, ma sono arrivate grandi risposte da parte del portiere avversario.”
Per quanto riguarda le prospettive stagionali la vostra squadra può puntare in alto? Oppure le convocazioni in prima squadra, come nel caso di Cerroni, rischiano di togliervi quei tasselli necessari per raggiungere gli obiettivi?
“La Juniores prevede anche questo. Oltre a disputare un ottimo campionato vogliamo formare giocatori per la prima squadra. Se questi ragazzi cominciano da subito ad aggregarsi alla prima squadra vuol dire che il settore giovanile sta lavorando bene. Ci merita deve fare questo salto. Io sono tranquillo riguardo all'organico perché le individualità contano relativamente. Noi abbiamo un grande gruppo e questo serve per fare la differenza.”