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L'intervista

Montefiascone, Crisostomi: "Paghiamo l'inesperienza"

Intervista al tecnico viterbese dopo il pari con la Certosa e a pochi giorni dalla sfida con la Pro Calcio Tor Sapienza

01 Dicembre 2016

Marco Crisostomi

Marco Crisostomi

Marco Crisostomi

Crisostomi allenatore del Montefiascone ha analizzato la situazione della sua squadra, quattordicesima in classifica (6 punti), reduce dal pareggio contro il Certosa, e pronto a sfidare la Pro Calcio Tor Sapienza.


Come commenta la situazione della sua squadra?

“Siamo in una situazione di classifica molto difficile, che ovviamente è opposta un po’ alle nostre prestazioni, perché tolta, una partita con la Boreale dove non siamo stati noi, nelle ultime tre o quattro partite che abbiamo fatto con società blasonate e importanti del calcio la prestazione non è mai mancata da parte dei ragazzi. Paghiamo alcuni errori di gioventù, che possono essere identificati con i cinque rigori sbagliati in dieci giornate, e sono i punti che contano alla fine del campionato e del girone, però i ragazzi hanno fatto sempre ottime prestazioni. Paghiamo un po’ l’inesperienza di un campionato di ragazzi 99 che sono per la prima volta in un campionato elite con squadre importanti. Facciamo bene, ma purtroppo nel calcio bisogna fare meglio degli altri. Però abbiamo la serenità e la

sicurezza che la squadra c'è e che riusciremo nel nostro obiettivo che è la salvezza”.


Arrivate dal pareggio con il Certosa.

“È stata una partita dove i ragazzi hanno fatto una buona prestazione contro una squadra importante, come storia calcistica giovanile e come classifica; noi siamo andati con la consapevolezza di essere una squadra e di saper giocare a calcio. Abbiamo fatto un’ottima partita, sbagliando oltre al rigore due o tre clamorose occasioni, e concedendo poco all'avversario, però magari non basta, perché una grande squadra che ha buone individualità e ha trovato un grande gol al 40’ ed è finita 1-1. Anche lì avevamo l’occasione di chiudere la gara e sicuramente avremmo parlato di un’altra partita, però è stata la dimostrazione che i ragazzi ci sono: quello che dico sempre loro è che le prestazioni poi pagano e sono sicuro che arriverà anche il nostro momento”.


Come giudica la prossima partita?

“Il calendario non è stato molto benevolo nei nostri confronti, perché abbiamo incontrato il Settebagni da primo in classifica, il Civitavecchia da primo in classifica, ora abbiamo il recupero con la Vigor Perconti. Veniamo da un mese in cui potevamo vedere tutto nero, invece i ragazzi nonostante ciò hanno fatto sempre bene. Ora certo, il prossimo impegno è in casa con la Pro Calcio Tor Sapienza e poi mercoledì c’è il recupero: noi non abbiamo da perdere nulla. Sono sicuro che i ragazzi contro queste squadre faranno il loro, speriamo nella buona sorte e se ci danno un rigore che vada dentro, sennò facciamo un contratto con l’arbitro: su tre rigori facciamo un gol”.


Il vostro sarà soprattutto un percorso di crescita durante il campionato?

“La crescita come Montefiascone calcio è la prima cosa che cerchiamo di fare con i ragazzi. Basta pensare che la nostra squadra è in promozione e buona parte della rosa è in età per fare la Juniores, quindi sono 97-98, e la società lavora per questo. Abbiamo un gruppo di ragazzi 99 in gamba, sicuramente c’è da lavorare e questo lo sappiamo, paghiamo un po’ il fattore gioventù, ma sono sicuro che il tempo ci darà ragione. In ottica futura sono molto ottimista perché il gruppo c’è e ci sono delle buone individualità per lavorare e per la crescita dei ragazzi. In un campionato così uno affronta realtà calcistiche giovanili importanti e magari sembra un discorso impari nei confronti dei cittadini di Montefiascone andarsi a scontrare con la Vigor Perconti, ma già è bello anche questo; scontrarsi con realtà importanti è già motivo di crescita quotidiana. Preparare tutta la settimana le partite per giocare poi con la Vigor Perconti o la Nuova Tor Tre Teste o il Civitavecchia per noi è sempre una buona cosa e una spinta per i ragazzi per migliorare. La sicurezza del nostro obiettivo ce l’abbiamo, ce la metteremo tutta. L’unica cosa che ci manca a volte è un po’ più di personalità, quella però c’è quando si ha la consapevolezza di essere cresciuti. Dobbiamo crescere sotto il profilo della personalità: però nei primi mesi in un campionato così per la prima volta con una squadra giovane magari ci vuole del tempo e sicuramente questo periodo che resta sarà importante per la maturazione dei ragazzi. Ci manca solo quel pizzico di fiducia in noi stessi e quel pizzico di fortuna in più. Pecchiamo un po’ di grinta e personalità e purtroppo nel calcio non serve fare bene, bisogna fare meglio. Abbiamo la consapevolezza dei nostri mezzi da sempre. Ora sta a me prendere le responsabilità di un gruppo che sono sicuro potrà vincere e fare bene. Mi metto in pista in prima persona come tutti i sabati, tutti i giorni in allenamento, tutte le partite da qui fino alla fine della stagione. Sicuramente abbiamo dimostrato di non essere la squadra materasso che molti credevano e siamo pronti a dare noia a tutti fino alla fine del campionato a cominciare da sabato. Non siamo la vittima sacrificale. Poi nel calcio carta canta e la classifica non rispecchia ciò che siamo, però è colpa nostra: andando ad analizzare le dieci partite del campionato ci rendiamo conto che quando una squadra sbaglia cinque rigori non se la può prendere con nessuno se non con se stessa. Una formazione che fa ottime prestazioni, però poi contro il Settebagni primo in classifica in casa loro fa la partita, e in cinque minuti del secondo tempo prende tre gol è normale per chi vede il calcio dire ‘il Montefiascone ha preso tre gol’; mentre chi ha visto la partita dice ‘il Montefiascone è andato in blackout cinque minuti contro gli 85 che ha fatto un grande calcio’. Però le parole sono aria fritta e la classifica è quella che conta, ne siamo coscienti e andiamo avanti con le nostre prestazioni. Sembra assurdo ma nonostante la nostra posizione in classifica sono molto ottimista per la crescita del gruppo e spero che le cose a breve cambino grazie alla convinzione che siamo una grande squadra. Dobbiamo convincerci di questo, io lo sono, ora spetta ai ragazzi farlo”.

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