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L'intervista

Unipomezia, le parole del tecnico Alessandro Recchia

Il neo allenatore rossoblu è soddisfatto per la vittoria ottenuta all'esordio. L'obiettivo ? "Riportare la squadra in Elite"

13 Gennaio 2017

Unipomezia (foto ©Torrisi)

Unipomezia (foto ©Torrisi)

Unipomezia (foto ©Torrisi)

Nella tredicesima giornata di campionato, l'Unipomezia scopre il neo tecnico Alessandro Recchia, che all'esordio sulla panchina della Juniores Regionale rossoblu, conquista i tre punti imponendosi per distacco sull'Atletico F.C. con un netto 0-5 a domicilio. La compagine, si porta così in testa alla classifica del girone C (29 punti, 9 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte), sorpassando la Polisportiva De Rossi, dopo il pari suol campo dello Sporting Roma. Ecco le sue dichiarazioni a riguardo.


Mister, esordio da incorniciare. 0-5 e primo posto, è soddisfatto? "Sono contento. I ragazzi hanno giocato aldilà del risultato, in condizioni climatiche non ottimali e su un campo non adatto alle loro caratteristiche. Disputando una buona gara, anche dopo la sosta. C'è stato un occhio di riguardo alla prestazione, e hanno reagito bene agli insegnamenti nonostante il tempo a disposizione sia stato poco, per cui sono soddisfatto."

Come vivrà questa nuova avventura? "Come sempre al 100%, cercando di far crescere i ragazzi, come deve essere per una Juniores che ha alle spalle una prima squadra importante come la nostra. Cercheremo di provare a riportare questa società in Elite, anche se non è mai facile vincere tenendo in considerazione che nel girone ci sono diverse realtà ben consolidate. Noi sicuramente ci proveremo." 

In ultimo, come state preparando la gara contro la Fortitudo? "La stiamo preparando con la consapevolezza che dobbiamo essere noi a fare la partita, facendo valere soprattutto il fattore casa. Inoltre, giocando con un occhio di riguardo alla classifica. Siamo in testa e tutti vorranno batterci, quindi focalizzeremo ed aumenteremo la nostra attenzione sia sotto l'aspetto mentale, che fisico. Cercando il risultato, attraverso il gioco."

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