REGIONALI

Arce, Montemitoli: "La coppa disciplina è il mio obiettivo"

Il mister dei gialloblu è soddisfatto non soltanto per il rendimento calcistico dei suoi, ma soprattuto per il comportamento

Gaudenzio Montemitoli, mister dell’Arce, ha commentato la situazione della sua squadra, al momento sesta in classifica con 30 punti: “Bisogna premettere che questo è un campionato difficile, perché ha un’incognita costante visto che le squadre il sabato quando si affrontano non sono sempre le stesse delle partite precedenti poiché molte fanno affidamento sui rinforzi della prima squadra. A volte scendono cinque o sei dalla prima squadra e quindi hanno una forza, a volte non scende nessuno e magari sono squadre più modeste. Quindi questo già non dà la certezza di un campionato stabile. Tanto è vero che è un campionato in cui le prime sei sopra siamo raccolte in sei punti e dall’inizio della stagione non c’è stata una squadra che sia riuscita a staccare. Itri, che sembrava aver staccato il biglietto per il primo posto, sabato a sorpresa ha perso con la penultima in classifica che era Alatri. Noi, che eravamo agganciati al treno, qualche partita fa abbiamo avuto un blackout e ci siamo staccati di una decina di punti e adesso invece si è riaperto il campionato perché ultimamente abbiamo fatto dei buoni risultati. Quindi diciamo che è un campionato un po’ anomalo perché non riesce ad avere una stabilità di risultati né nella parte alta della classifica né in quella bassa, poiché con il fatto di chiedere rinforzi alla prima squadra si alternano risultati buoni a negativi da parte di molte squadre. Riguardo a questo siamo l’unica squadra che sta creando un progetto con la società per costruire un serbatoio per la prima squadra e non chiedere alla prima squadra. Tanto è vero che stiamo giocando con ragazzi sotto età dall’inizio del campionato, mentre le avversarie giocano con quasi tutti ’98 in campo, noi invece lo facciamo con 9/11 del ’99 e addirittura un 2001 e un 2000. Siamo l’unica squadra che gioca così in questo campionato, perché abbiamo deciso di creare sotto un serbatoio per far salire sopra, a differenza di altre società che non puntano molto sul vivaio. Quindi per quello che ci eravamo immaginati stiamo andando anche oltre le previsioni, perché con una squadra sotto età essere al sesto posto in classifica e aver vinto il Premio disciplina nel girone di andata è motivo di soddisfazione e va oltre ogni aspettativa; perché con giocando con i sotto età fare un campionato di alta classifica non è facile. Questo è in sintesi l’andamento della squadra. Adesso occupiamo il sesto posto, siamo a sei punti dalla vetta e comunque è già un ottimo traguardo. E ripeto, la soddisfazione più grande è che siamo l'unica squadra del girone che gioca con 9/11 del '99 e 2000 in campo”.

Il mister ha parlato poi del Premio disciplina ottenuto dalla sua squadra: “Per me non è la prima volta, tre anni fa a Cassino ho vinto Juniores Regionale e Coppa disciplina insieme al campionato con la squadra che avevo. È un obiettivo che, dove vado vado, per me è importantissimo e cerco di trasmetterlo ai ragazzi, poi naturalmente il merito va a loro che riescono a capire che con gli input che l’allenatore gli dà alla fine trovano dei vantaggi il sabato, perché sono soggetti a poco nervosismo durante la partita e partecipano di più al gusto di voler giocare, visto che quando non ci s’innervosisce non si perde di vista il gioco del calcio. Il fatto di capire che il non andare appresso a nervosismi, a isterismi o ad arbitri che sbagliano, non gli fa togliere il gusto di giocare a calcio ed è quello che dovrebbe essere trasmesso un po' da tutti. Non a caso anche quest’anno sto raggiungendo quest’obiettivo perché ci punto molto e i ragazzi intelligentemente mi seguono, quindi penso che sia la base, perché se poi vediamo in campo partite corrette dove non si sentono cose negative a livello disciplinare penso sia alla base del calcio specialmente giovanile. E naturalmente se lo portano dietro per quello che è la loro crescita nel calcio degli adulti. Ti ritrovi tanti vantaggi, e loro lo capiscono, perché non subisci squalifiche, non salti partite e per loro è importante giocare quante più gare possibile. Non essere soggetti a squalifiche gli dà la possibilità di giocare sempre ed essere a disposizione del mister e quindi non perdere l’occasione per andare a divertirsi. È tutta una conseguenza, ed è motivo di grande soddisfazione. Mi fa piacere che avendo cambiato ambiente, da Cassino ad Arce, portare la propria mentalità non è facile, visto che Arce in passato sotto questo punto di vista ha lasciato a desiderare e proprio per questo il presidente quest’anno ha pensato a me come allenatore per la Juniores per portare una nuova mentalità perché c’è voglia di crescere come progetto. Si stanno gettando le basi per un progetto locale e ambizioso, quindi l'ho sposato appieno e sono contento che stanno già arrivando i risultati. Ciò è motivo di grande orgoglio. Poi questo lo devo anche al consulente tecnico che abbiamo, Gigi De Simone, che ha fatto da tramite tra me e il presidente perché mi conosceva e sapeva come lavoravo, essendo stato anche mio ex compagno di squadra. È stato anche grazie a lui che il presidente mi ha voluto ad Arce, quindi ringrazio tutti e due perché sono persone che sanno anche di calcio e per questo hanno fatto la scelta di prendermi come allenatore e poi come collaboratore del mister della prima squadra”.

Infine Montemitoli ha detto la sua sul prossimo match in trasferta contro l’Agora: “Ormai abbiamo affrontato tutte le squadre, ecco perché ho sottolineato il fatto che molte giocano con una media età superiore alla nostra. E ripeto che purtroppo è un campionato anomalo, difficilissimo a livello agonistico, perché le squadre sono più grandi di età e non c’è una squadra che pensi sia facile. Perché l’incognita di quelli che scendono dalla prima squadra è sempre dietro l’angolo: ci sono formazioni che magari la settimana prima prendono tre gol perché non è sceso nessuno dalla prima squadra, poi dopo vanno a vincere con la prima visto che ne sono scesi. Agora è una di quelle che alterna risultati clamorosi a risultati invece un po' strani, quindi è una partita difficile a livello ambientale, perché quando vai a Latina sono ambienti abbastanza caldi. Comunque c’è l’incognita di trovare una squadra che non è quella che ti aspettavi, perché magari hanno fatto scendere alcuni elementi dalla prima squadra. Quindi ogni partita è un po’ a sé. Faccio l’esempio di Itri: la settimana scorsa era prima in classifica e Alatri veniva da una sconfitta con Tecchiena Techna 3-0 in casa, non ti aspetteresti mai che Alatri poi vada a vincere a Itri 2-1. Però noi addetti ai lavori sappiamo che l’incognita è nel fatto che probabilmente Alatri rispetto alla partita precedente ha fatto scendere qualcuno dalla prima squadra. Quindi mi aspetto una partita difficilissima, come potrebbe essere contro la prima in classifica, o con la seconda, perché quando vai là non sai effettivamente che squadra incontrerai. Anche se uno vuole chiedere informazioni rispetto alla partita precedente potrebbe essere un’altra quadra. Soltanto quando sarai sul campo potrai renderti conto se puoi portare a termine un risultato positivo o no. So che la mia squadra, essendo giovane, se non ha un calo mentale, ha dimostrato di non essere inferiore a nessuno. Quindi mi preoccupa più l’aspetto mentale dei miei perché sono più piccoli di età che non la forza delle altre formazioni, visto che abbiamo creato una squadra sotto età ma fatta di buoni elementi, diversi infatti spesso vengono chiamati su in prima squadra proprio per il progetto che dicevo prima”.

This page might use cookies if your analytics vendor requires them.