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Roberto Coscia: "Un campionato così è privo di senso"
Il tecnico dell'Ostiamare torna sulla composizione del girone G, che già in estate aveva fatto storcere il naso, e chiede alla Lega un intervento
In estate qualche perplessità era sorta: girone disparo, due squadre fuori quota, tante incognite. Siamo ormai giunti quasi alla fine e le perplessità si sono trasformate in protesta. O quantomeno in riflessione attiva. Sicuramente non prende la parola perché la classifica è avara di soddisfazioni (l'Ostiamare è in pienza zona play off ed ha grosse possibilità di disputarli) ma Roberto Coscia vuole dire la sua da esperto della categoria e da amante del calcio. Un campionato così strutturato serve a pochi, forse a nessuno.
Fuori classifica e... il Grosseto Lo spunto per il tecnico biancoviola arriva dopo l'ultimo periodo e, soprattutto, visto che il prossimo impegno in calendario potrebbe non venir rispettato. Il Grosseto, infati, quasi sicuramente non scenderà in campo all'Anco Marzio, per vicissitudini interne alla società maremmana. Dopo la mancata presenza di sabato scorso contro il Fondi (in casa) quella di domani potrebbe essere la seconda rinuncia dei biancorossi. C'è aria di ritiro (che alla quarta rinuncia scatta in automatico) e questo non farebbe altro che "falsare" un torneo già ricco di vuoti ed imprevisti "Non mi sono mai ritrovato a giocare un campionato del genere - esordisce Coscia - ho allenato questa categoria in diverse stagioni (con uno scudetto vinto ndr) e ho sempre riscontrato un buon livello. Quest'anno devo dire che sono molto deluso. Giocare un campionato del genere non ha senso. Non serve a nessuno. A noi tecnici, ai giocatori in particolare. Come possono crescere e preparasi ad un campionato difficile come la Serie D se non riescono ad avere continuità di rendimento e spesso incontrano avversari che non si giocano nulla. Ogni squadra quest'anno ha effetuato, di fatto, 3 soste (una da calendario e due perché affrontavano Lupa Roma e Fondi che sono fuori classifica ndr) e questo non giova alla crescita. Spesso contro le squadre fuori classifica si fanno ampi turn over e gioca chi vede meno il campo dal primo minuto, rendendo vani anche gli sforzi di chi si trova a non giocare per i punti. Di una simile situazione ne risente tutto il livello del campionato. Come posso essere spronato nel giocare in un campionato del genere? Preferisco andare a fare una qualsiasi categoria Regionale (anche non Elite) e puntare poi a prendermi il mio posto in Eccellenza o in Promozione. Poi, tra l'altro, ci fermeremo di nuovo per il Viareggio (si gioca il 4 e poi si torna in campo il 18) e così in questo lasso di tempo che va dal ritorno dalla sosta natalizia alle prossime due giornate giocheremmo 2 volte in 2 mesi. Non ha senso".
La proposta A questo punto mister Coscia non vuole farsi trascinare solo dalla grande amarezza, ma chiede un intervento ben specifico "Mi rivolgo alla LND. Se vogliamo continuare questo tipo di campionato facciamolo in modo tale che abbia un valore per tutti. Per il confronto tra i ragazzi e la loro crescita, per noi allenatori, per le società. Che senso ha, come nel caso di sabato scorso per il Fondi, farsi 200 chilometri e poi non giocare. E sono anche fuori classifica. Non c'è rispetto, e così non va bene. Facciamo allora un altro discorso. Cambiamo la selezione dei gironi, mettiamo dentro formazioni campane, toscane, laziali ed umbre. Rendiamolo realmente un campionato nazionale con questo nome. Perché non facciamo come nella Primavera e nella Berretti, ad esempio. Certo, in quell'ambito c'è più facilità economica, ma una via di mezzo si può trovare anche qui. Avremmo così un campionato decoroso ed utile per tutti, con delle squadre certe, che giocano per qualcosa. Altrimenti, è un campionato che non ha senso..."