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Lo speciale/2

Rasi, Tataranno e Granillo: una Tor Tre Teste a 2 volti

Il club di via Candiani torna a disputare i play off di categoria dopo un anno di assenza. Ecco com'è andata giornata dopo giornata

13 Aprile 2017

L'esultanza dei rossoblu dopo il successo per 6-0 in casa dell'Atletico Acilia ©Gazzetta Regionale

L'esultanza dei rossoblu dopo il successo per 6-0 in casa dell'Atletico Acilia ©Gazzetta Regionale

Una sfida difficilissima quella in cui si sono gettati i ragazzi della Tor Tre Teste e Davide Guida. Far tornare una delle società più prestigiose del Lazio a brillare in una categoria in cui è molto difficile emergere se non si ha "fuoriquota" In via Candiani infatti ormai da qualche anno non c'è più una prima squadra e, quindi, la formazione Juniores che viene fuori è quella che vede i protagonisti degli Allievi che non sono riusciti a trovare sbocchi nel professionismo o nelle prime squadre tra Eccellenza e Promozione, più qualche innesto di qualità giunto ad hoc. La Juniores è un torneo particolare, c'è il rischio di perdere stimoli col passare delle giornate, vuoi per l'età e per un "futuro" che appare più nebuloso. I rossoblu sono invece riusciti ad invertire questa tendenza, imponendosi come terza forza in un girone complicatissimo. Lo score finale recita 64 punti frutto di 20 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte. La maggior parte di queste sono nel girone d'andata, visto che nelle seconde 15 stagionali solo contro la Perconti i ragazzi di Guida non hanno conquistato punti e quel match fu sicuramente deciso dagli episodi (oltre che da una reazione da grande squadra dei campioni d'Italia. Terzo miglior attacco del girone con 75 gol fatti (4° in totale) e 29 subiti. Un campionato a 2 velocità, con 5 sconfitte nelle prime 15 e solo 1 nel ritorno. Oltre a questo è sceso anche il dato dei gol subiti, da 18 ad 11, con un aumento di quelli segnati (30-39 anche se un due occasioni nel ritorno i rossoblu hanno segnato 6 gol (Fiano ed Acilia). Un solo 0-0 (alla quarta col Civitavecchia) per una formazione che solo in 3 occasioni non è riuscita a far gol.

L'esultanza dei rossoblu dopo il successo per 6-0 in casa dell'Atletico Acilia ©Gazzetta Regionale


I protagonisti

Ha usato tanti giocatori durante la rincorsa per un posto alle finali Davide Guida. Ci ha messo un po' per trovare la quadratura del cerchio poi, una volta raggiunta, la Tor Tre Teste ha trovato il ritmo per tagliare il traguardo. Numeri alla mano, però, tra gli elementi imprescindibili per questa formazione ci sono Alessio Rasi, Enrico Tataranno ed Alessandro Granillo uno degli innesti di qualità che vi raccontavamo prima. 


Il maratoneta

Con la sua corsa ed il suo fisico si è imposto a grandissimi livelli. Alessio Rasi è l'esterno che tutti vorrebbero avere in squadra. Quarto a sinistra in difesa, quinto a centrocampo o, perché no, anche a supporto dell'attacco (anche se ne risentono le qualità atletiche) E' sceso in campo in tutte le partite (tranne che alla quarta) giocate in stagione e, cosa ancor più importante, non è mai stato sostituito Ed è un classe '99... Guida l'ha scelto come uno dei suoi pilastri per rincorerre le finali e lui l'ha ripagato a suon di prestazioni ed anche di gol. Ben 7 quelli messi a segno da un ragazzo che ha tutto il tempo dalla sua.
Alessio Rasi in azione sul campo di Acilia ©Gazzetta Regionale


Il geometra

Come il suo compagno sulla fascia sinistra anche Enrico Tataranno le ha giocate praticamente tutte (tranne la prima) e non è mai stato sostituito da Davide Guida. In una squadra che ha cambiato più volte sistema di gioco avere un giocatore che sa far danzare il pallone è un qualcosa di imprescindibile. In casa Tor Tre Teste il pallone è stato messo in banca con questo centrocampista che si è anche abbassato per fare il regista dalla difesa in un reparto a tre. Cinque i gol stagionali messi a segno (con una doppietta contro il Fiano Romano) per un giocatore che ha nel calcio piazzato un arma in più. Sa servire i compagni e sa anche trovare la conclusione verso i pali. La sua qualità lo ha reso anche un giocatori indispensabile per la Rappresentativa Juniores.Ippoliti lo ha chiamato sia per il Caput Mundi che per il TdR

Tataranno durante la partita con il Montespaccato ©Del Gobbo


Punta di diamante

Riuscire a cambiare mondo, passando dalla provincia del bergamasco alla Capitale. Dal giocare in una prima squadra alla Juniores, provando a scrivere un'altra pagina per lanciarsi verso un mondo che può (deve) ascoltare la sua storia calcistica. Alessandro Granillo è il bomber della Tor Tre Teste. Con 26 centri stagionali è secondo solo al capocannoniere del campionato Mancini (27). Fatta eccezione per le ultime due di andata (in cui tra l'altro la Tor Tre Teste ha perso) ha giocato tutti i match in calendario seppur solo in 3 occasioni non ha lasciato il campo prima del triplice fischio (ed in nessuna di queste ha trovato il gol). Delle 28 giocate, quindi, ha segnato in 25. Gol all'esordio, poi alla seconda e alla terza per un bottino totale nel girone d'andata di 10 reti. Non è mai andato oltre la doppietta. Nel girone di ritorno il suo rendimento è cresciuti, così come quello della squadra. Attaccante moderno, che non fa del fisico la sua specialità, ma punta tutto sulla rapidità e la grande tecnica di cui dispone. Pecca in alcuni frangenti di egoismo, ma come ha ribadito il suo tecnico  "E' un egoismo sano, che tutte le punte devono avere". 

Granillo in campo contro il Civitavecchia al Tamagnini Foto ©Gazzetta Regionale

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