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Costruito per vincere: il Tor di Quinto nelle mani di Basili

Dopo la finale persa lo scorso anno, in via del Baiardo hanno lavorato per tornare ad alzare una coppa che manca dal 2011

21 Aprile 2017

L'esultanza del Tor di Quinto dopo il gol vittoria contro il Pro Roma al Testa (©Del Gobbo)

L'esultanza del Tor di Quinto dopo il gol vittoria contro il Pro Roma al Testa (©Del Gobbo)

Difficile scegliere dei singoli dopo l'annata in casa Tor di Quinto. In casa rossoblu si è scelto di tornare all'antico, con il ritorno dietro la scrivania di Giampiero Guarracino, sicuramente il pezzo più pregiato di un mercato estivo che ha impostato una formazione per arrivare fino in fondo. Il direttore sportivo ha aggiunto ad una rosa già di qualità (reduce da una semfiinale, una finale e due Tortora vinti) elementi come Iacobucci, Gallani, Mileto. A dicembre si è poi aggiunto Fofi attaccante che ha giocato solo nella seconda parte di stagione ma è comunque riuscito ad andare a segno per 14 volte. Il Tor di Quinto 2016-17 era stato affidato a Valentino Vergari che ha condotto la squadra fino alla penultima giornata. Il suo cammino ha portato la formazione rossoblu ha chiudere con largo anticipo al primo posto per un totale di 80 punti  frutto di 26 vittorie 2 pareggi e 1 sconfitta. La seconda sconfitta stagionale del Tor di Quinto è arrivate nell'ultima giornata quando in panchina c'era già Lorenzo Basili: prodotto della famiglia Testa (ha anche giocato prima di allenare gli Allievi) e che avrà il compito di riportare sul gradino più alto del podio il sodalizio del Tevere.  Con 113 gol fatti (record assoluto per la categoria) e soli 18 subiti  il Tor di Quinto si presenta ai play off come la formazione da battere. 

L'esultanza del Tor di Quinto dopo il gol vittoria contro il Pro Roma al Testa (©Del Gobbo)


I protagonisti

Difficile, difficilissimo scegliere dei singoli in un gruppo che ha reso davvero al massimo. Possiamo suddividere quindi la formazione di Basili per reparto, con qualche citazione degna di merito. I tre reparti hanno avuto un rendimento insostenibile per le concorrenti che, ad onor del vero, sono apparse molto lontane dallo standard per competere fino in fondo. 


Una difesa di ferro

E' sempre stato il vanto di casa Testa. Libero staccato e pochissime occasioni per le formazioni avversarie. In estate, come detto, è arrivato dalla Lupa Roma un elemento come Mileto che ha aiutato la formazione di via del Baiardo a chiudere ancor più a doppia mandata la retroguardia rossoblu. E' riuscito anche per 5 volte a farsi sentire nell'area avversaria, rendendo la sua stagione davvero straordinaria. Altro elemento dal rendimento altissimo è stato Scaglietta Grande spinta ed un buon feeling con il gol (9 in totale) con anche una grande attitudine nel calcio piazzato. 

Scaglietta durante una chiusura contro il Pro Roma (©Del Gobbo)


Crescita e conferme

Nella passata stagione in mezzo al campo del Tor di Quinto il talento di un giocatore come Meledandri aveva sicuramente rubato l'occhio. Quest'anno il centrocampista rossoblu ha avuto un inizio di stagione complicato ed è venuto fuori in maniera esponenziale nella seconda parte di stagione. Al suo fianco sono però cresciuti elementi che nel campionato del secondo posto avevano avuto qualche difficoltà in più. Segno di una crescita costante. Pensiamo ad elementi come Volponi (che ha aumentato il suo numero in fatto di gol portandosi in doppia cifra con 14 centri) e ad un elemento come Baldazzi. Anche lui ha vissuto una seconda parte di stagione in crescendo con la sua doppia funnzione di cucitore di gioco e, all'occorrenza, di difensore aggiunto. 

Meledandri, uno dei reduci della passata stagione pronto ad essere di nuovo protagonista nelle finali (©Del Gobbo)


Il bomber

Sembrava pronto per un'avventura nei professionisti. Poi la retromarcia da Ascoli ed il rientro in pianta stabile tra i titolari del Tor di Quinto. Filippo D'Andrea  è il pezzo pregiato dell'attacco rossoblu, e non da questo campionato. E' il miglior marcatore della batteria d'attaccanti di via del Baiardo con 19 reti in 23 partite (la media è di 0.82 gol per gara). Veloce, potente e con un fiuto del gol innato nella finale dello scorso anno rese al di sotto delle aspettative. Ora è cresciuto per dimostrarsi nuovamente letale. Rispetto alla passata stagione ha anche dovuto vincere la concorrenza di elementi come Iacobucci (gravato da un pesante infortunio ma comunque capace di segnare per 7 volte in 13 presenze) e Gallani, che come il compagno era reduce dall'eseprienza con il Grifone Monteverde

Filippo D'Andrea, bomber del Tor di Quinto con 19 gol (©Del Gobbo)

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