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Itri, Ferone: "E' merito dei miei ragazzi se stiamo sognando"

A tre giornate dal termine del campionato, ecco le parole del tecnico biancazzurro, capolista del girone D

27 Aprile 2017

A destra mister Ferone, battistrada con la sua Itri nel Girone D

A destra mister Ferone, battistrada con la sua Itri nel Girone D

La prima della classe del girone D ha disputato un grande campionato in un raggruppamento più che equilibrato. I biancazzurri sono in testa della classifica a quota 56 punti: tre le lunghezze che li separa dal Gaeta e con gli scontri diretti a favore (vittoria casalinga per 4-1 all'andata e un buon 2-2 in trasferta). Ancora più giù l'Hermada, a sette punti dall'Itri e a quattro dal Gaeta. Ad oggi, a tre giornate dal termine, il tecnico Fulvio Ferone, ci racconta la sua Itri.


A destra mister Ferone, battistrada con la sua Itri nel Girone D


Mister, un parere sull'inizio e sullo sviluppo della stagione.

"Può risultare difficile pensarlo, ma di aspettative io non ne avevo. La stessa società non mi ha posto degli obiettivi, è nato tutto con naturalezza. Ci siamo trovati a fine agosto con i ragazzi, ed abbiamo iniziato a lavorare sodo. Sicuramente sono soddisfatto di ciò che abbiamo fatto fino ad oggi, ma a mio avviso la strada è lunga e nulla ancora è compiuto".


Hai a disposizione un ottimo gruppo, cosa pensi dei tuoi ragazzi?

"Ai miei ragazzi do il merito soprattutto di aver sempre alzato la testa dopo essere caduti, e comunque andrà questo finale di stagione non potrò mai rimproveragli nulla. Se oggi stiamo sognando, e se lo sta facendo un paese intero, è sopratutto grazie a loro".


Gaeta e Hermada vi stanno con il fiato sul collo.

"Vogliamo ottenere la massima posta in palio pensando a partita dopo partita, perchè per noi non esiste chi c'è dietro. Nessuno fortunatamente ci ha mai regalato niente, andremo ad affrontare squadre di tutto rispetto che vorranno ben figurare, e dunque giocheremo con la consapevolezza che non sarà per niente facile".


Un pensiero sul finale della stagione?

"Il futuro per me è la prossima partita. Se poi devo pensare poco più in la, dico che non c'è altro che raggiungere ciò che tanto desideriamo. La speranza poi, è sicuramente avere la possibilità di lavorare ancora con questi ragazzi".


In ultimo un'analisi in chiave prima squadra, impegnata nel campionato di Eccellenza.

"Non è mai facile quando la prima squadra ha delle difficoltà di classifica. Tra me e mister Palladino c'è dialogo e stima, la collaborazione tra noi quindi è andata a colmare quelle difficoltà. Allenare una categoria come la Juniores a volte ti può privare di giocatori importanti in partite fondamentali, ma del resto è un po' il vivaio ed il bacino della prima squadra

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