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L'intervista

Addio al Casalotti, il rammarico di Pratesi: “Impossibile salvare il salvabile”

A poco più di due settimane di distanza da quello che i tifosi hanno definitivo “il giorno più triste”, il commento di uno dei dirigenti della storica società capitolina circa le cause che ne hanno decretato la fine

19 Luglio 2017

Casalotti (C)Torrisi

Casalotti (C)Torrisi

Casalotti (C)Torrisi

“Non è stato possibile salvare il salvabile”. Basterebbe questa frase per cogliere il rammarico di Alessandro Pratesi, figura portante, da tre anni a questa parte, dello staff del Casalotti, il cui progetto è letteralmente naufragato qualche settimana fa, quando ne è stata riconsegnata ufficialmente la matricola. Sarà infatti il Maccarese, che ne ha acquisito il titolo, a prendere parte al prossimo campionato di Promozione e di Juniores Provinciale, unica categoria del settore giovanile ancora rappresentante la storica società capitolina. Dopo il lunghissimo e affezionato addio social dei fans, domandarsi se davvero nulla è stato lasciato al caso, prima di gettare definitivamente la spugna, appare quasi spontaneo. Così come inattaccabile risulta la replica di Pratesi, circa l’impossibilità di evitare un tale epilogo: “Personalmente avrei fatto qualcosa di più. Ma, come le ho detto, alla luce di tutte le difficoltà emerse nel corso della stagione, non è stato possibile salvare il salvabile. La società ha preso questa decisione, e credo sia doveroso rispettarla, anche se a malincuore. Troppi problemi di carattere finanziario. È semplicemente colpa dei soldi e dei mezzi insufficienti per mandare avanti una macchina del genere. Nel corso dei mesi l’organigramma societario e tecnico si è drasticamente ridotto, il che, tra le tante conseguenze, non ci ha permesso di fare del settore giovanile un punto di forza. In condizioni del genere è difficile fare calcio. Se una società non è in grado di promuovere la crescita del proprio settore giovanile e della propria attività di base, è come se si finisse per costruire un palazzo senza fondamenta. È un finale davvero triste, il più triste. Non le nascondo il mio rammarico, che è lo stesso dei tifosi”.

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