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l'intervista
21 Settembre 2017
Alessandro Recchia
L’allenatore dell’Unipomezia, Alessandro Recchia, dopo la prima giornata di campionato dice la sua sull’inizio della stagione e sul match pareggiato in casa del Dilettanti Falasche: “Noi abbiamo una partenza non molto soft perché avevamo il Falasche e poi abbiamo sabato l’Accademia; gli addetti ai lavori dicono che sono due pretendenti alle finali, pure perché il Falasche l’anno scorso ha fatto le finali e ha confermato tutto il gruppo, più ha preso due-tre giocatori molto importanti, quindi si è rinforzata. Il pareggio è stato da una parte molto positivo, però dopo, per com’è venuto, un po’ di rammarico c’è, perché sono andati in vantaggio all’88’ e al 91’ prendere un pareggio fa sempre un po’ male; però diciamo che, essendo loro un’ottima squadra e ripeto penso che alla lunga arriveranno tra le prime posizioni, il pareggio è stato un ottimo risultato”. Il tecnico, inoltre, dice la sua sulla condizione della squadra e sul prossimo incontro interno con l’Accademia Calcio Roma: “Logicamente i risultati danno pure morale. Fare una buona gara e un buon risultato a Falasche ha fatto sì che poi la squadra reagisse bene. In questi due giorni di allenamento li ho visti molto carichi. Siamo a conoscenza che andiamo ad affrontare una delle big del girone, perché poi l’Accademia Calcio, se non sbaglio, arriva quasi sempre a fare le finali, quindi sicuramente sarà una delle candidate. Però i ragazzi si sono allenati bene, stiamo preparando la partita e come dico loro, i risultati sono sempre tre, quindi vediamo quello che esce. È normale che dobbiamo stare più concentrati rispetto a qualche piccolo sbaglio che abbiamo fatto sabato, però ripeto li ho visti abbastanza carichi”. Quali sono le aspettative in campionato dell’Unipomezia da neopromossa? Lo spiega il mister: “Logicamente siamo partiti per mantenere la categoria che abbiamo conquistato, come ho detto in precedenza, ci manca ancora qualcosina a livello di numero e di giocatori in mezzo al campo. Se riuscissimo a completare con un paio di ragazzi di livello, logicamente, la salvezza dovrebbe essere un po’ più tranquilla, altrimenti sappiamo che, essendo neopromossa, dobbiamo giocare tutte le partite come se fossero finali, però il primo obiettivo è quello, poi l’appetito vien mangiando; se potessimo aspirare a qualcosa di più è logico che non ci tireremo indietro, però diciamo che partiamo per raggiungere una salvezza tranquilla. Il mio compito è di far giocare bene la squadra e di far crescere i ragazzi per poi mandarli in prima squadra. Questa cosa è riuscita perché quest’anno tre ragazzi che avevo l’anno scorso stanno in prima squadra e altri quattro sono andati a giocare con altre prime squadre; poi è logico che sarei contento se venisse qualche successo personale, come l’anno scorso, però il mio primo obiettivo è quello di far crescere i ragazzi”.
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