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Fari su Tor Tre Teste - Pro Roma: rivincita al contrario

Dopo un anno, con gruppi diversi, i club di via Candiani e via Verrio Flacco si affrontano di nuovo. Questa volta i rossoblù hanno un vantaggio

24 Aprile 2018

Lampis, miglior marcatore stagionale della Tor Tre Teste ©Lori

Lampis, miglior marcatore stagionale della Tor Tre Teste ©Lori

Nella passata stagione la Tor Tre Teste si presentò al Vittiglio per affrontare il Pro Roma: terza contro seconda. Domani l'ordine degli addendi sarà diverso, con i rossoblù che avranno due risultati su tre, ma la sfida della passata stagione regalò emozioni incredibili, con i giallorossi capaci di rimontare un doppio svantaggio e poi qualificarsi. Arrivano alla sfida in condizioni diversi, con la formazione di Mei che ha avuto tempo e modo di ricaricare le pile in vista dell'impegno e quella di Pascucci che invece ha frenato bruscamente perdendo il secondo posto. 

Lampis, miglior marcatore stagionale della Tor Tre Teste ©Lori


Geometria, organizzazione, ma serve cattiveria

La Tor Tre Teste ha messo in mostra uno dei migliori modelli di gioco dell'anno. In casa rossoblù hanno puntato su una rosa molto omogenea, che ha dato la possibilità al tecnico di poter ruotare tanti ragazzi ed avere molte possibilità al suo arco. E' una squadra che ha la necessità di giocare il pallone per fare suo il match, ma questo in alcuni frangenti non è accompagnata dalla necessaria cattiveria. Forse un problema d'età o magari una sfaccettatura caratteristica, fatto sta che i rossoblù spesso hanno dovuto soffrire più del dovuto. In pratica, in diverse occasioni, alla Tor Tre Teste è mancata la capacità di ammazzare la partita. Questo può dipendere da due fattori: l'assenza di un reale bomber (i 18 gol di Lampis arrivano da marcature multiple spesso con gare "semplici") ed una fragilità difensiva mai curata a dovere. Non è un caso che i rossoblù soltanto per due giornate consecutive nel corso dell'annata siano stati capaci di non subire gol. Squadra che di gol ne prende ma che, per sua fortuna, ne fa anche. Sono 87 i centri stagionali dei rossoblù a testimonianza del fatto di un impianto di gioco collaudato e che sa come colpire. 


Bella e un po' incompiuta, ma occhio al numero 10

Stefanelli, punto di forza del Pro Roma ©De Cesaris


Squadra difficile da decifrare quella di Pascucci. Capace di grandi imprese e di brusche interruzioni, la chiusura al terzo posto nel girone A è lo specchio fedele della stagione. I giallorossi si sono forse un po' rilassati quando sono arrivati vicini al primo posto ed il pensiero di poter soffiare la semifinale diretta ad un Tor di Quinto famelico, li ha distolti dalla vera battaglia. I risultati non li hanno premiati ed ora al Candiani bisognerà fare la partita per centrare per il secondo anno consecutivo la semifinale. Esperienza mai fine a se stessa in questi casi. E' un team quadrato il Pro Roma, che lascia poco al caso e bada al sodo. Un gioco che punta ad arrivare con meno tempo possibile nella zona calda, puntando poi sull'esteo di Stefanelli. Il numero 10 giallorosso è l'autentica punta di diamante della squadra. Può inventarsi una giocata in qualsiasi momento, sia personale che per i compagni. A lui, molto probabilmente, si affiancherà Pascucci, praticamente un giocatore fatto e finito per la prima squadra e che nella passata stagione è stato il trascinatore del club di via Verrio Flacco. La compattezza mentale e fisica potrebbe essere la chiave di volta per superare un team come la Tor Tre Teste che, qualche volta, si perde per strada. 

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