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14 Giugno 2018
Tor di Quinto (©Serino)
Sabato appuntamento con la storia per il Tor di Quinto che scenderà in campo per la seconda volta consecutiva in una finale scudetto. La quinta di fila con una formazione laziale in campo nelle ultime dieci edizioni con una doppietta, vincente, del club di via del Baiardo registrata nel 2009 e nel 2010, che portano ad otto finali del nostro calcio contro il resto d'Italia. Una categoria nella quale siamo quindi abituati a primeggiare, con i rossoblù che hanno già vinto il titolo italiano per quattro volte. In casa Testa c'è voglia quest'anno di centrare il double anche con i Giovanissimi, ma bisogna fare un passo alla volta. Prima c'è da affrontare e battere la Lastrigiana, che avrà il vantaggio (non di poco conto) di giocare a pochi passi dalla sue sede sociale, visto che il Bozzi di Firenze dista circa 20 chilometri. Facciamo adesso qualche passo indietro, guardando i numeri che hanno accompagnato la formazione rossoblù nelle sue sei tappe di avvicinamento alla finale.
Fin qui sono scesi in campo ben 18 giocatori con minutaggi ovviamente diversi. Alto il numero dei titolarissimi, ovvero dei giocatori che sono scesi in campo in tutte e sei le partite dal primo minuto. Si tratta di Carolis, Pellegrini, Papa, Cancrini e Mattei. In pratica Basili ha puntato sul sicuro nel reparto più forte, quello difensivo, che ha incassato solamente due gol in 360', tra l'altro nella stessa gara, ad Alba Adriatica, e mai in casa. Avrebbero fatto parte del gruppo, quasi sicuramente, anche Libertini e Sornoza scesi in campo in 5 occasioni su 6. Il primo era appiedato all'esordio da una squalifica, il secondo è dovuto rimanere a casa nella trasferta di Canicattì per motivi scolastici. Stesso numero di partite per Staffa, Corsetti, Russo ed Acanfora. Francioni è invece il giocatore con più presenze dal primo minuto tra le riserve con due gare e tre subentri, mentre Celesti (classe 2001, unico della truppa) Timperi, Matera (il più esperto insieme a Mattei) e Muscuso hanno giocato dall'inizio solo una volta. Entrati sempre a gara in corso, rispettivamente con 3 e 4 partite Berardelli e Pitzalis, che si sono anche suddivisi l'uomo da sostituire: Acanfora 3 volte (2 per il primo) e 2 volte Mattei, una a testa. Il giocatore che ha lasciato più volte il campo è invece Sornoza, sostituito 4 volte su 5: una sola volta per scelta contenitiva (dentro Celesti) mentre nelle altre tre è stato rimpiazziato da un compagno di reparto, una volta da Matera e due da Muscuso, che ne ha preso il posto da titolare nella semifinale di ritorno di Canicattì.
Non soltanto una difesa di ferro, ma anche un attacco capace di far male. Il Tor di Quinto si presenterà al Bozzi forte di 23 gol segnati in sei partite. Certo, la statistica è drogata dall'8-0 iniziale contro la Torres, ma è anche resa più mite dallo 0-0 fatto registrare al Vanni Sanna sempre contro i sardi. In un cammino senza sconfitte (5 vittorie ed un pareggio) il Tor di Quinto ha mandato a segno sei giocatori con due di questi, Libertini e Sornoza, che hanno messo dentro sei gol. L'esterno ne ha realizzati quattro nei primi tempi e due nei secondi, mentre il numero 10 ha segnato soltanto nella ripresa e, in particolare, ha segnato due doppiette all'Alba Adriatica ed una al Canicattì. Secondo nella classifica marcatori interna è Matera, con i tre centri messi dentro all'esordio contro la Torres, alla pari con Sornoza in quel match, seguito poi da Russo (2) Staffa e Muscuso (1)
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