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l'analisi/2
29 Giugno 2018
Lupa Roma: non ha lottato per nessun obiettivo in campionato
Se in un primo momento avevamo solamente riannodato i fili della storia recente, constatando come i progetti di Serie D funzionali ai giovani e funzionanti in toto siano nel Lazio merce rara (leggi qui) in questa seconda parte dell'analisi vedremo come la stessa federazione non aiuta a far avvicinare chi esce dal settore giovanile al campionato nazionale. Il motivo è molto semplice: il format.
Partiamo da un altro punto di vista. La bistrattata Primavera ha vissuto in questa stagione la sua prima trasformazione (in attesa della definizione dei limiti delle seconde squadre) con due serie legate ad un ranking che hanno permesso ai vari talenti di A e B di misurarsi sia con la corsa per lo scudetto che con quella per non retrocedere. Allo stesso modo, dalla Primavera 2 si è giocato per ottenere una promozione. La Juniores Nazionali non è altro che l'omologo riveduto al ribasso: squadre under del mondo della Serie D. Perché allora non rendere il campionato più interessante proponendo dei reali play off ed una retrocessione? Al momento si giocano dei play off fittizzi all'interno dello stesso girone e, spesso, questi non vengono giocati per uno stacco maggiore agli 8 punti tra le due contendenti. Questo fa sì che in gironi da 13 e 12 squadre (5 su 11 del totale di cui uno l'H composto da 11 squadre in classifica ed una fuori) ad un certo punto del campionato quelle interessate a giocare saranno due o tre, con le altre già con la testa da un'altra parte. Questo sistema rende molto meno appetibile e coinvolgente il campionato, soprattutto se paragonato con i vari tornei regionali sparsi per l'Italia. Persino nelle regioni più piccole esistono play off tra gironi e retrocessioni (e quindi promozioni). Fanno eccezione Molise, Sicilia (che comunque non ha formazioni che partecipano direttamente ai Nazionali) Calabria e Basilicata che sono strutturati sulla base di due gironi e poi una finale, il primo e su base provinciale e poi fasi finali, gli altri due. In tutte le regioni c'è un premio in caso di ottimo rendimento (play off per il titolo ed eventuale poi corsa per lo scudetto di categoria) o c'è la crescita del senso di responsabilità nel mantenimento di categoria. Senza contare che potrebbe poi essere una pedina in Eccellenza o Promozione. Un ragazzo impara quindi a lottare per qualcosa (calcisticamente parlando). Chi, potendo scegliere, andrebbe a giocare un campionato in cui sa che non rischierà niente o che, ancor peggio, non potrà avere alcuna soddisfazione? In che modo cresce la mentalità calcistica di un ragazzo che poi dovrebbe andare a giocare in un campionato comunque difficile come la Serie D? La risposta appare abbastanza scontata, con il risultato di una dispersione di talenti o di progressivo invecchiamento delle rose. O ancora, di giovani strappati a destra e sinistra ed inseriti a volte forzatamente all'interno di un contesto a loro completamente estraneo, senza che poi abbiano la reale possibilità di scendere in campo con i cosiddetti "grandi"
Illustriamo rapidamente, regione per regione, il funzionamento dei vari campionati Juniores in tutta Italia
Abruzzo Due gironi Elite, con 3 retrocessioni a girone. Le prime due in finale per il titolo
Basilicata Quattro gironi regionali le cui vincenti si giocano il titolo con semifinale e finale
Calabria Otto gironi su base provinciali, poi play off: non ci sono retrocessioni
Campania Dieci gironi regionali con quattro turni play off. Sono previste retrocessioni
Emilia Romagna Sette gironi a carattere regionale con successivi play off. Previste retrocessioni nei 16 gruppi provinciali
Liguria Identico regolamento del Lazio, fatta eccezione per le retrocessioni che sono quattro e non sei
Lombardia Identico regolamento del Lazio
Marche Tre gironi regionali con possibilità di retrocessione nei Provinciali
Molise Due gironi con le prime due classificate che si giocano il titolo. Non ci sono retrocessioni
Piemonte Quattro gironi regionali e 2 gironi provinciali
Puglia Cinque gironi regionali con successivi play off. Le retrocessioni sono previste solo nel settore giovanile
Sardegna Otto gironi regionali con quattro turni play off e retrocessioni nel campionato provinciale
SiciliaTredici gironi provinciali cui seguono i play off per il titolo regionale. Non sono previste retrocessioni.
Toscana Quattro gironi regionali con successivi play off e retrocessioni nei Provinciali.
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