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Latina, Ciriello e la scelta di cuore: "Qui sono cresciuto"

Rifiutate diverse offerte, il tecnico ex Lazio fa ritorno nella sua città, quella che lo ha avvicinato al mondo del calcio

13 Settembre 2018

Ciriello, foto Francesco Mennella

Ciriello, foto Francesco Mennella

Ciriello, foto Francesco Mennella

Nelle Bucoliche Publio Virgilio Marone diceva "Omnia vincit amor et nos cedamus amori", celebre verso che ci fa capire che molte volte è il cuore a dominare su altri fattori, influenzando le scelte di una vita. Questo è il caso di Vittorio Ciriello, che, rifiutate diverse offerte, sulla carta più vantaggiose per un allenatore, ha deciso di fare ritorno nella sua Latina, con gli Under 19 Nazionali. “Quando ho ricevuto la chiamata, ero molto felice. Non ci ho pensato due volte ad accettare. Non mi è neanche pesato rifiutare le altre. Per me Latina è sempre stato il punto di arrivo, non quello di partenza. Qui sono cresciuto: seguo la squadra da quando avevo cinque anni e poi ricordo di quando, uscito dall’oratorio, andavo allo stadio”, così il tecnico su quella che può considerarsi la sua squadra del cuore, la quale, dopo il fallimento, sembra avere un progetto serio davanti a sé: “La società è ripartita da imprenditori professionali e del luogo, che, anche se avevano avute poche esperienze nel calcio, si sono buttati a capofitto in questa rinascita”.

La squadra, intanto, è pronta per l’inizio del campionato: “Ormai è quasi un mese che ci alleniamo. Posso dire che siamo uno buon gruppo, formato da ragazzi con un futuro promettente davanti a sé”. Dunque, l’obiettivo è chiaro: “Quello che mi sono sempre posto è far meglio del mio predecessore. Quindi, vorrei battere il sesto posto della scorsa stagione. In questo modo, entreremo nelle fasi finali. Sarà difficile e non poco: ci sono il Trastevere, l’Albalonga, il Racing, l'Ostiamare e il Ladispoli che non saranno avversari facili da battere”. Oltre ai risultati da ottenere sul campo, Ciriello dovrà curarsi della crescita dei ragazzi: “Dobbiamo cercare di fare in modo che nel giro di un paio di anni i miei giocatori passino in prima squadra. Già a dicembre/gennaio capiremo se qualcuno possa entrare a far parte del giro della D”.

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