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Monte San Biagio, Del Prete: "Cerchiamo di stare in alto"

Il tecnico dei monticellani commenta l’avvio di stagione e le potenzialità dei suoi, e dedica un pensiero alla bella iniziativa della società

19 Novembre 2018

Francesco Del Prete, tecnico dell'U19 del Monte San Biagio

Francesco Del Prete, tecnico dell'U19 del Monte San Biagio

Francesco Del Prete, tecnico dell'U19 del Monte San Biagio

I biancoverdi, all’esordio nella categoria, hanno realizzato un inizio di campionato da urlo. La squadra allenata da Del Prete, infatti, si trova a navigare nella parte alta della classifica e con un rendimento da ‘big’, avendo racimolato 13 punti in 7 gare. Il tutto malgrado il Monte San Biagio sia accreditato della nomea di matricola e abbia un’età media inferiore a quella di altre formazioni. "Siamo una squadra giovane che in 2/3 anni spera di fare qualcosa in più" – ha affermato il tecnico dei monticellani -. "Abbiamo pagato lo scotto del debutto perché i ragazzi sono stati un attimo spaesati, però ci siamo riportati sopra. E’ un gruppo che se lavorasse bene potrebbe stare tranquillo. Vogliamo mantenere la categoria, nella speranza che qualche giovane possa essere d’aiuto per la prima squadra. Ce la giocheremo in tutte le partite, poi chi lo sa. L’obiettivo salvezza è quello primario, però cerchiamo di stare lì in alto e poi a dicembre tireremo le somme". Mantenere la categoria, con l’aspettativa di costruire un progetto vincente negli anni futuri. "Questo è un discorso societario" – riprende -. "Fino a qualche anno fa il Monte San Biagio faceva campionati inferiori, poi con l’ingresso del presidente Maddaluna è diventata una compagine forte, è in crescita e punta sui giovani. Se ci fosse la possibilità, potremmo creare qualcosa di interessante, adesso però dobbiamo pensare a restare nei Regionali". La parola chiave scandita nella mente di Del Prete è una sola: umiltà. "Serve sempre, come nello sport anche nella vita. Senza di essa non si va da nessuna parte. Ho visto tante squadre forti che a metà anno si perdono. Ho un buon gruppo che può fare molto di più, ma comunque non sta facendo male. Quando pecchiamo di presunzione è la volta buona che non siamo noi e perdiamo le partite, quindi restiamo concentrati e modesti". Nella giornata di ieri, l’intera società si è resa autrice di un bel gesto formativo, avendo organizzato una manifestazione per gettare le basi verso un maggior rispetto nei confronti di se stessi, le regole e gli altri. "E’ stata un’occasione per far capire a bambini e genitori che come sbagliano i giocatori lo fanno anche gli arbitri. E quello che è successo l’altra domenica è qualcosa di assurdo perché non si deve arrivare a tanto. Abbiamo organizzato un evento per far capire che lo sport deve restare tale, i ragazzi devono crescere divertendosi, e sapendo che tutti possono commettere degli errori. Abbiamo fatto una grande iniziativa: purtroppo serviva questo brutto episodio per far capire determinate cose. Spero le avremo comprese perché questo non è sport".

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