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L'analisi

Regionali più semplici? Chiedetelo alle ex Elite

Scorrendo tra le classifiche de campionato cadetto ci accorgiamo che la differenza di rango, spesso, è solo nel nome

12 Dicembre 2018

Uno scatto da Atletico Acilia - Vis Aurelia 17/18 ©Del Gobbo

Uno scatto da Atletico Acilia - Vis Aurelia 17/18 ©Del Gobbo

Uno scatto da Atletico Acilia - Vis Aurelia 17/18 ©Del Gobbo

Quante volte avete sentito dire "Ah, ma qua fanno l'Elite" come se questo campionato fosse l'Olimpo del calcio giovanile ed i calciatori coinvolti fossero estremamente più dotati dei coetanei impegnati nel torneo cadetto (i Regionali). Crediamo tantissime. Una divisione che in una gran parte dei casi è spesso solamente descrittiva e non qualitativa e le risposte in questo senso arrivano da un torneo, seppur di fine stagione ma pur sempre federale, come il Tortora (la Coppa Lazio di categoria) in cui un po' per mettersi in mostra, un po' per sciocco menefreghismo delle contendenti cosiddette blasonate, le squadre dei bistrattati Regionali arrivano fino all'ultimo atto o, quantomeno, eliminano chi aveva giocato nella "risplendente Elite". Se questo livello è dunque così alto, chi scende di categoria dovrebbe aver più facilità nel ritornare in auge. Tutto questo è pura teoria. Andando ad analizzare le 10 giornate disputate sin qui vediamo come le ex squadre dell'Elite stiano faticando. 

Girone A In questo raggruppamento ci sono due formazioni: Atletico Acilia e Vis Aurelia, in rigoroso ordine alfabetico e di classifica. I biancorossi si trovano al quinto posto con 17 punti ed una differenza reti abbastanza tranquilla. Molto peggio va ai biancazzurri che sono all'undicesimo posto e non hanno segnato nemmeno un gol a partita (un totale di 9 stagionali con 17 subiti). Le due formazioni si sono incontrate sabato scorso pareggiando per 1-1. 

Girone B Qui c'è una sola squadra, l' Atletico Torrenova I bianconeri sono  quella col rendimento migliore tra le retrocesse della passata stagione. Sono al quinto posto (a - 4 dalla vetta) e danno segnato una media abbondante di due gol per gara, subendone 10. 

Girone C Anche qui troviamo due compagini: Colleferro e San Michele e Donato. Il rendimento è al di sotto della media delle precedenti società. Vanno meglio i pontini che sono al settimo posto con 16 punti ed una buona differenza reti (22-13) mentre i rossoneri sono decimi con una differenza reti negativa (16-18). 

Girone D Il caso più emblematico di quanto la differenza Elite/Regionali sia per lo più nominale lo troviamo in questo raggruppamento. Il Morolo è ultimo in classifica con 1 punto in dieci partite, nove gol fatti e 41 subiti.  Se a volte si compiono i doppi salti, qua il movimento è sicuramente all'indietro. 

Tutto questo per segnalare come nel calcio, soprattutto nel dilettantismo giovanile, nomi, titoli, blasone e via discorrendo contano soltanto fino a quando una società ha la forza di investire, programmare e crescere, dando modo a tutti i suoi gruppi di avere sempre un livello qualitativo ottimale per potersi esprimersi nel migliore dei modi ogni anno. 

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