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La lettera di Ambrosecchio "Chiedo scusa, ma dico la mia"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Paolo Ambrosecchio, giocatore della Lodigiani, in merito a quanto accaduto durante la partita di sabato scorso contro l'Urbetevere

16 Gennaio 2019

La lettera di Ambrosecchio "Chiedo scusa, ma dico la mia"

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Paolo Ambrosecchio, giocatore della Lodigiani, in merito a quanto accaduto durante la partita di sabato scorso contro l'Urbetevere. 

Scrivo questa lettera dopo aver letto l'articolo sui fatti accaduti durante la partita Juniores Elite Urbetevere -  Lodigiani lo scorso sabato. A mio parere sono stati raccontati fatti non del tutto veritieri e tengo quindi a precisare quanto sia successo veramente. Dopo l'espulsione sono uscito dal campo arrabbiato di certo, ma sicuramente non ho danneggiato pesantemente gli spogliatoi al contrario di quanto detto dai dirigenti dell'Urbetevere a fine gara e riportato sull'articolo. Scritto peraltro senza chiedere a nessuno della Lodigiani una propria versione. Di certo io non sono stato un Santo, con questa lettera non voglio cercare giustificazioni, vorrei anzi scusarmi per come mi sono comportato, non era di certo mia intenzione venire alle mani. È stato scritto che, quando sono andato in tribuna, ho cominciato a discutere con dei tifosi e che da là il nervosismo che c'era sugli spalti si è riversato sul campo, cosa non vera poiché non sono stato io a far scatenare tutto, anche perchè quello che si racconta è accaduto dopo che la rissa in campo era iniziata, quindi non riesco a capire come ci si concentri su miei  determinati comportamenti come unica causa scatenante del tutto, non certo ad esempio delle altre 4 espulsioni e altrettanti comportamenti sbagliati che non sono stati specificati minimamente. Vorrei sottolineare il comportamento del presidente dell'Urbetevere Cicchetti che negli spogliatoi si è messo sul mio stesso piano, insultandomi, sputandomi e tentando più volte di colpirmi con uno schiaffo. So che questa è una dichiarazione pesante ma c'erano testimoni di quanto accaduto e non temo di dire cosa sia successo veramente. Non certo un esempio di comportamento da seguire.  Questo è uno sport che amo, e in passato sono successi episodi molto gravi di violenza, per cercare soluzioni occorre che tutto l'ambiente sia messo in discussione. I Dirigenti, i Giocatori, e in ultimo gli Arbitri e chi si occupa della loro formazione tecnica. Vi ringrazio dello spazio che mi è stato concesso. Saluti.

Contattatto dalla nostra Redazione il presidente dell'Urbetevere Claudio Cicchetti ha preferito non replicare a quanto scritto da Paolo Ambrosecchio. Restiamo comunque a disposizione della Società qualora voglia prendere una posizione in merito a quanto sopra descritto. 

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