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L'INTERVISTA

Fani, il portiere goleador: "Una gioia immensa"

L'estremo difensore della Città Di Ciampino si racconta a 360 gradi dopo un weekend che lo ha visto protagonista

28 Febbraio 2019

Daniele Fani tra i pali @DeCesaris

Daniele Fani tra i pali @DeCesaris

Daniele Fani tra i pali @DeCesaris

"La gioia più grande è quella che non era attesa". Lo diceva Sofocle, il grande drammaturgo greco,  che nel pronunciare tale frase mai si sarebbe aspettato di vederla confermare millenni dopo, più precisamente in un ventilato e freddo 23 febbraio del 2019. Data che sicuramente rimarrà stampata nella memoria di Daniele Fani a lungo, visto che quel sabato è per molti stato ribattezzato come il Fani-Day. L'estremo difensore della Città Di Ciampino ha infatti stravolto le aspettative di tutti procurando quindi una gioia immensa a chi, al Superga, a tutto pensava meno che a ciò che è successo. Torniamo indietro a quel giorno. Gli aeroportuali stanno giocando una gara difficile e tignosa come quella contro una formazione che non lascia mai nulla al caso come il Certosa. Nonostante la bufera che imperversa sul Lazio la gara si gioca, con le due formazioni che si danno battaglia minuto dopo minuto. Il tempo passa e i verdeneri bersagliano la porta dei padroni di casa difesa da un caparbio Fani, il quale nega più volte la gioia del goal prima a Bonini e poi a Simeoni mantenendo quindi il risultato sullo 0-0. Il match volge ormai al termine, ci troviamo al 43' della ripresa, con le due compagini ormai esauste e proprio qui, quando nessuno se lo aspettava, succede l'incredibile. Di Biase non ha dubbi, indica il dischetto e fischia un calcio di rigore in favore dei biancorossi che sono felici quanto preoccupati. Esatto, preoccupati perché la tradizione rigoristica quest'anno non è assolutamente dalla loro. Dagli 11 metri gli aeroportuali fin'ora hanno infatti sbagliato 4 volte su 5 e gli ultimi tre errori sono stati consecutivi. Tra l'incredulità di tutti a calciare va chi nessuno si aspettava, ovvero proprio Fani. La responsabilità è tanta, il che potrebbe far tremare le gambe all'estremo difensore, sicuramente abituato a stare vicino alla porta, sì, ma alla sua. Eppure con una freddezza glaciale calcia un potente destro a incrociare, Ferri non può far nulla. Il pallone gonfia la rete, il Superga esplode di gioia e la Città Di Ciampino torna alla vittoria con la marcatura di chi solitamente li evita i goal. Non potevamo allora non sentire Fani per capire cosa si prova in una situazione del genere: "Per me è stata una gioia immensa. Non mi aspettavo proprio di riuscirci. La prima cosa che ho fatto è girarmi per incrociare lo sguardo di Simone Mancini, un mio carissimo amico, per capire se fosse successo davvero o meno. Per me andare in goal era un sogno da una vita e ora ci sono riuscito, è stato bellissimo". Ha poi raccontato dei retroscena molto interessanti, sicuramente difficili da notare dalla tribuna: "Il mister in settimana forse se lo sentiva, perché già in allenamento aveva detto a tutti che, in caso di rigore, io sarei stato il primo rigorista. Ci aveva visto lungo. Mentre stavo posizionando il pallone sul dischetto poi ho guardato il portiere avversario, Francesco Ferri, mia vecchia conoscenza visto che giocavamo insieme da piccoli. Situazione molto, molto strana questa. Lui stesso mi ha guardato dicendomi che mai si sarebbe aspettato una situazione del genere. Da lì ho sorriso e non ho pensato più a nulla, ho calciato e segnato". Ha poi voluto parlare del periodo della squadra: "Ci stiamo riprendendo, siamo un buon gruppo, costruito inizialmente per andare alle finali. Con mister Di Biagio le cose non andavano non per suoi demeriti, ma semplicemente perché le nostre caratteristiche non sposavano le sue idee di gioco. Ora con Moretti stiamo andando bene, stiamo ricominciando a fare punti e possiamo fare ancora meglio". Infine ha spiegato chi, nel mondo del professionismo, è la sua fonte di ispirazione: "Da piccolo amavo Casillas per ovvi motivi, ma ora ho occhi solo per Ter Stegen. Lui come tutti i portieri tedeschi e moderni gioca molto con i piedi infatti, cosa che amo fare anche io. Spesso chiedo palla ai compagni per provare a impostare".

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