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l'intervista

Magnitudo, carica Nocente: "Con il Colonna per tornare a vincere"

L'allenatore in seconda dell'Under 19 oro nera sprona i suoi: "In settimana lavoreremo per prepararci al meglio e per provare a conquistare i 3 punti"

18 Novembre 2019

Daniel Nocente, allenatore in seconda dell'Under19 della Magnitudo

Daniel Nocente, allenatore in seconda dell'Under19 della Magnitudo

Daniel Nocente, allenatore in seconda dell'Under19 della Magnitudo

C’è voglia di riscatto in casa Magnitudo. L’intenzione è quella di dimenticare l’incidente di percorso con il Torre Angela e riallacciarsi al filotto iniziale, fatto di 4 vittorie su 4. “Il campionato è cominciato bene – ha spiegato l’allenatore in seconda, Daniel Nocente -. Sabato abbiamo avuto una battuta d’arresto; momenti negativi che possono capitare nel corso della stagione. In questa settimana analizzeremo gli errori dello scorso turno e cercheremo di tornare subito ai 3 punti con il Colonna, in casa”. Il bello del calcio, d’altronde, è proprio quello che offre una seconda opportunità; quella della riscossa. L’occasione giusta capiterà nel prossimo fine settimana, in cui i giallooroneri vorranno ritrovare il feeling con la vittoria. “Sarà una partita fisica e dura; una lotta fino al 90’– riprende Nocente -. Dovremo tenere alta la concentrazione, ed in settimana lavoreremo per prepararci al meglio e per provare a conquistare i 3 punti”. Per un successo che manterrebbe la Magnitudo nei quartieri nobili della classifica, rispettando quelle che erano le previsioni e le ambizioni d’inizio campionato. “L’obiettivo è quello di restare in alto. Direi che non dobbiamo esaltarci per le vittorie, ma nemmeno deprimerci per le sconfitte. Dobbiamo restare umili, testa bassa e lavorare, andando avanti in questa stagione. E sarà necessario anche tenere alta la concentrazione per tutta la durata dell’incontro; cosa non sempre avvenuta in questo avvio di campionato. Questo è uno degli aspetti su cui dobbiamo lavorare maggiormente in futuro. Tra i tanti lati positivi, invece, il più importante è che il gruppo sia unito, in quanto i ragazzi si aiutano l’uno con l’altro”.

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