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La Voce Del Capitano: D'Agnese, bandiera itrana

Il capitano dei pontini si racconta a tutto tondo analizzando anche il periodo della squadra

13 Dicembre 2019

Matteo D'Agnese

Matteo D'Agnese

Matteo D'Agnese

Il vero capitano esce fuori nei momenti di difficoltà del gruppo. Così è sempre stato da tempi immemori, dai capi delle legioni romane che donavano le proprie provviste ai loro soldati per rimetterli in forze, ai comandanti di vascello che per la legge del mare devono essere sempre gli ultimi ad abbandonare la nave. Ebbene, in quel di Itri c'è un leader con i fiocchi, carismatico, che ha preso la squadra per mano nel momento più buio per aiutarla a risollevarsi. I biancoblù sabato dopo sabato hanno infatti registrato una crescita esponenziale tra le proprie fila, tanto da arrivare a conquistare un buon bottino composto da due vittorie consecutive, le ultime due. Parliamo del capitano, Matteo D'Agnese che così commenta il periodo del club: "Il morale si è risollevato parecchio con gli ultimi successi, anche perché arrivano dopo tanta fatica ed altrettanto lavoro. Noi siamo una squadra che non molla mai infatti, ce la vogliamo giocare sempre con tutti e partite come quella con la Vigor, con la Lodigiani o con il Campus ne sono la riprova. Inizialmente era normale che avessimo bisogno di un po' di tempo per trovare la giusta amalgama, d'altronde siamo un gruppo tutto nuovo e giovane e bisogna considerare che in tanti vengono dai Provinciali. Con il duro lavoro giornaliero nostro e del mister ci siamo subito risollevati". Ha poi continuato: "Forse pecchiamo un po' di inesperienza, ma la nostra grande forza mentale ci farà superare ogni ostacolo. Io lo dico sempre ai mie compagni e l'ho detto anche in quel momento della stagione dove vincere sembrava un'utopia. Un buon capitano per me deve saper fare questo, ovvero spronare i compagni quando il gioco si fa duro. Per me avere questa fascia al braccio è motivo di grande orgoglio, anche perché sono ad Itri da 5 anni ormai e la sento come casa mia". Ha dunque concluso parlando del suo idolo calcistico: "Io solitamente sono un centrocampista, ma per forza di cose mi sono dovuto adattare al ruolo di difensore centrale. Proprio da difensore devo dire che mi affascina parechhio Alessandro Nesta data la sua eleganza e la sua capacità di non farsi mai saltare. Colgo comunque l'occasione per ringraziare la società , i dirigenti, il mister e i compagni". 

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