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LA RUBRICA

La Voce Del Capitano: Condrò, il goleador dei blues

Torna la rubrica dedicata alla personalità più forte del rettangolo verde. Questa settimana a raccontarsi a tutto tondo è il leader del Savio

20 Dicembre 2019

Condrò contro il Tor Sapienza ©Conti

Condrò contro il Tor Sapienza ©Conti

Condrò contro il Tor Sapienza ©Conti

Vestire la maglia del Savio non è come vestire una maglia qualsiasi. Quella dei blues è infatti una società storica, che ha un blasone particolare all'interno del dilettantismo laziale e italiano. Tanti i campioni transitati al Vianello, altrettante le emozioni vissute su quel campo in cui tanti, dai più grandi, ai più piccoli, possono dire di aver provato qualcosa di unico sulla propria pelle. Ebbene, c'è chi quella maglia la sta onorando alla grande. Parliamo di Valerio Condrò, il capocannoniere dei blues e capitano. L'attaccante alla mercé della corte di mister Angelo Grande sta infatti stupendo tutti a suon di gol, talvolta anche fuori dal comune. Il suo bottino attualmente ha raggiunto quota 11 e di sicuro non ha intenzione di fermarsi. In campionato dunque lui e la squadra stanno correndo forte, tanto che al momento si ritrovano a lottare per i playoff. Condrò così commenta l'andamento del gruppo: "Durante la preparazione pre campionato ci siamo riuniti assieme al mister e alla società ponendoci come obiettivo minimo il raggiungimento delle finali, per adesso anche se siamo al terzo posto non abbiamo ancora raggiunto il livello che ci aspettavamo e stiamo lavorando per raggiungerlo. Attualmente veniamo da un pareggio con una squadra ostica come il Certosa, abbiamo giocato una buona gara e siamo contenti della prestazione ma dobbiamo migliorare ancora alcuni aspetti, anche se siamo sulla strada giusta". Ha poi voluto parlare del reparto offensivo dei blues, di cui lui è la punta di diamante insieme ad altri ottimi elementi come Brando Gretarsson: "I numeri che abbiamo raggiunto nel girone d’andata sono ottimi sotto il punto di vista realizzativo e siamo contenti per quanto riguarda quest’aspetto, ora dobbiamo lavorare nella seconda fase che ancora presenta alcune lacune. Sono contento di come ho iniziato questa stagione e mi sento bene, sono in forma e se sono arrivato a questo livello lo devo al gruppo in cui mi sento coinvolto al 100% e che mi aiuta tutti i giorni a fare di meglio. C’è serenità e coesione anche tra compagni di reparto, la concorrenza è vista come uno strumento per dare di più, come è giusto che sia". Ha poi voluto approfondire il suo pensiero sui compagni e sul suo ruolo da capitano: "Sono fiero di essere il capitano di questo gruppo. Purtroppo in questi giorni alcuni ragazzi hanno scelto strade diverse ma ce lo aspettavamo e lo accettiamo. Sono arrivati anche nuovi giocatori, tutti di livello, e sono sicuro che ci daranno una grossa mano nel raggiungimento del nostro obiettivo. Anche se questo è il mio primo anno da capitano penso di aver capito quali atteggiamenti bisogna tenere e quali bisogna evitare e anche su questo bisogna lavorare per la serenità ed il benessere del gruppo che parte in primis da me. A mio parere il capitano deve essere una guida, deve avere carisma, e alcune volte deve saper trascinare la propria squadra, penso che per adesso mi stia comportando discretamente bene in questo ruolo sperando di poter essere d’aiuto a tutti i ragazzi e anche allo staff se necessario". Ha dunque concluso: "In questi anni ci sono stati molti giocatori da cui sono stato colpito in positivo ma uno in particolare, e a mio parere il più forte di tutti, è Leo Messi; già da ragazzo era uno dei più forti del mondo e crescendo si è affermato sempre di più riuscendo a farmi innamorare del suo stile di gioco, come tocca la palla, come si muove ma soprattutto come calcia. Cerco di ispirarmi a lui, a me piace giocare con la palla attaccata al piede facendo più tocchi possibili e cerco sempre la giocata vincente negli ultimi venti metri. Un’altra caratteristica che a me piace di Leo Messi è il suo modo di calciare le punizioni, spesso le provo in allenamento e nel riscaldamento e quest’anno ne ho segnate 3 cercando di imitare la sua tipologia di tiro. Per me è un idolo".

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