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La Voce Del Capitano: Micciché e un Vescovio che sogna

Il leader dello spogliatoio biancorosso si racconta a tutto tondo in un momento particolare della sua squadra

06 Marzo 2020

Micciché ©Tucci

Micciché ©Tucci

Micciché ©Tucci

Sognare è la benzina che accende il fuoco della passione. Ebbene, in uno sport passionale come il calcio sognare diventa un piacevole obbligo a cui si è sottoposti per rendere il tutto più bello, più divertente, se vogliamo anche più magico. Chiedere all'Atletico Vescovio per conferma, ovvero ad una squadra che dopo una piccola caduta si è rialzata e che ha fatto dei sogni nel cassetto la propria priorità, il proprio tesoro da difendere contro tutto e tutti, il proprio motore a propulsione che l'ha portata a superare addirittura una corazzata come la Tor Tre Teste. E ora i biancorossi sono lì, a tre punti dal sogno playoff, con 5 giornate di margine per far diventare i propri desideri realtà. Servirà sognare, ma servirà anche pragmatismo, unione e umiltà, tanta umiltà. Lo sa benissimo Luigi Micciché, il capitano della ciurma biancorossa che così commenta questo momento magico: "Ad inizio anno avevamo cominciato con entusiasmo, collezionando esclusivamente risultati utili. Poi ci siamo fermati, ci siamo disuniti e abbiamo cominciato a perdere lunghezze importanti. Ora però abbiamo avuto la forza di rialzarci e in questo l'apporto di mister Lo Monaco è stato fondamentale. Lui ha adottato misure importanti, come andare a cena tutti insieme o darci la carica a fine allenamento con un abbraccio di gruppo. Questo e molto altro ha ricompattato il gruppo e non solo, ci ha fatto fare un bagno di umiltà e ha riacceso l'entusiasmo in tutti noi". In tutto ciò la figura del capitano è fondamentale per ricompattare il gruppo: "Io cerco di essere da esempio in allenamento dando il massimo e in partita mantenendo sempre la lucidità. Io e l'ex capitano, che in realtà fa il capitano insieme a me ora, facciamo di tutto per dare la carica ai nostri compagni e devo dire che loro non ci deludono. Il fatto che si siano rialzati dopo la cocente sconfitta contro la Fonte Meravigliosa è la dimostrazione del loro grande spirito di resilienza". Ha infine concluso con un appello: "A coloro che ci seguono devo dire che noi non molleremo mai e che non smetteremo di sognare. Ai compagni di squadra poi vorrei ringraziarli poiché stanno facendo un qualcosa di molto importante, così come lasocietà, il direttore Di Tosto, Tucci e il mister. Vorrei infine dire grazie anche alla mia famiglia che mi sostiene sempre". 

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