Provinciali

Nettuno, Salvini: "Tanti bei ricordi in questo 2020"

Il tecnico del gruppo lidense ripercorre le tappe della stagione: ora il momento è difficile, manca il campo, ma la prevenzione è tutto

Anche il Nettuno, squadra tra le migliori dell'anno nel proprio girone, è stato costretto a fermarsi. "Uno stop arrivato nel nostro momento migliore", commenta il tecnico Pietro Salvini, "perché stavamo recuperando proprio in quel momento infortunati e punti, trovando belle soddisfazioni sul campo. Purtroppo questo virus ci ha portato alla situazione attuale e per sconfiggerlo dobbiamo agire tutti insieme come un unico corpo, stando a casa e facendo prevenzione. La salute viene prima di tutto, calcio incluso. L'ultima gara giocata? Ricordo una bella partita, contro il Borgo Grappa. Abbiamo vinto, con il gioco, con la fiducia, e creando anche tante occasioni da goal. La stagione? Manca qualche punticino, che abbiamo perso per strada. Abbiamo dovuto fare i conti con diverse defezioni e con tanti ragazzi che hanno dato una mano alla prima squadra. Questo, personalmente è motivo di vanto e orgoglio: i miei giocatori hanno brillato con i grandi in più di una circostanza. Il 2019, comunque, era iniziato benissimo: eravamo secondi in classifica e tutto sembrava girare per il verso giusto. Ma a causa delle sopracitate assenze ci siamo ritrovati a lavorare a un certo punto con l'organico praticamente dimezzato. Così sono iniziate ad arrivare alcune sconfitte inaspettate. Ma queste non ci hanno buttato giù di morale: sapevo di essere una squadra competitiva e ricca di valore, così a inizio 2020 ci siamo messi sotto, festeggiando subito tre vittorie e un pareggio. Siamo riusciti a ritrovarci". Chiediamo a mister Salvini quale sia il ricordo più bello da tenere nel cuore. "Il rientro di Marco Renda. Un ragazzo del 2002 di grande prospettiva che ha per un problema fisico è rimasto lontano dal campo per un anno. L'ho aspettato, l'ho fortificato e sono stato felice di vederlo rientrare. Poi ricordo con grande piacere l'ultima gara giocata, ci siamo urlati in faccia a fine gara la nostra voglia di vittoria, è stato molto bello". Sulla situazione attuale: "Non la sto vivendo benissimo, io vivo di calcio e vivo dei miei ragazzi. Però devo dire che stando a casa posso riscoprire ancora di più la bellezza dei valori famigliari, stare con mia moglie e con i miei figli. Vorrei fare in conclusione un grande augurio ai miei ragazzi e a tutto il nostro paese e ringraziare la società Nettuno con in testa il presidente, il direttore generale e il direttore sportivo per la loro vicinanza".

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