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Ostiamare, Tortolano: "Resta l'orgoglio per quanto fatto"

Il tecnico biancoviola ricorda la splendida cavalcata stagionale e dice la sua sulla complicata attualità

14 Aprile 2020

Tortolano

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Grandissimo percorso quello compiuto in questa stagione fino allo stop dall'Ostiamare di mister Claudio Tortolano, arrivato allo stop dei campionati in cima alla propria classifica in compagnia dell'Aprilia Racing Club. Con il tecnico abbiamo parlato di questo e della situazione anomala e difficile che tutti noi stiamo vivendo. "Per fortuna stiamo tutti bene. Sinceramente sto vivendo male questo momento, con preoccupazione: è stato un cambiamento rapido e violento che ci ha stravolto il modo di vivere. Ci è stato negato l'abbraccio con una persona cara, il lavoro, lo stare fra amici, ma soprattutto la passione, lo stare in campo con i ragazzi, l'adrnelina delle partite. Tutto questo senza contare poi la tragedia umana che sta avvenendo: stiamo perdendo un'intera generazione di nonni. Guardo per strada: c'è un silenzio irreale. Ma dobbiamo cercare di essere positivi, di rispettare le indicazioni che ci sono state date e da lì ripartire. Solo così ce la faremo e torneremo a stare tutti insieme". I ragazzi, in particolare, stanno accusando il colpo: "Dopo un primo momento di smarrimento hanno capito cosa stava accadendo: ora sono molto responsabili e scrupolosi. La nostra società, il presidente e il direttore generale hanno fermato tutte le attività da subito, per salvaguardare la salute dei tesserati, dalla Serie D alla scuola calcio. Se mi sento con i ragazzi? Sì, spessissimo: abbiamo stilato con il preparatore un programma di allenamento da svolgere in casa, ma lascio loro piena libertà di decidere, anche perché possono sfruttare questo momento particolare per recuperare con lo studio e per coltivare altre passioni, con la speranza che tutto questo finisca presto". Sulla stagione: "Abbiamo rispettato le aspettative, fino allo stop. Siamo partiti ad agosto con l'obiettivo di arrivare alle finali, non mi sono mai nascosto, e ci saremmo arrivati. Non solo: avremmo continuato a portar avanti anche il progetto di crescita con i nostri ragazzi. La nostra rosa è molto giovane, abbiamo sedici 2002, eppure sono stati tanti i giocatori maturati quest'anno, che hanno avuto anche la possibilità di dire la loro in Serie D con la prima squadra. Formare giocatori per questo scopo, così come chiede la società, è per me motivo di orgoglio. Il ricordo più bello della stagione? Ce ne sono stati tanti per fortuna, ma non posso dimenticare la doppia vittoria con il Trastevere, soprattutto quella fuori casa, in rimonta, voluta e ottenuta con tutti i nostri mezzi. Il rammarico maggior invece è stato con l'Atletico Terme Fiuggi al ritorno, fuori casa. Vincevamo 4-2 a otto dalla fine, poi un blackout totale ha portato i nostri avversari a pareggiare". In conclusione, un messaggio ai ragazzi: "Tenete duro, come avete sempre fatto. Presto torneremo in campo per abbracciarci tutti quanti e saremo pronti peer dire la nostra".

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