l'intervista
Urbetevere, Marinelli: "Bisogna stare sempre sul pezzo"
Il tecnico dei romani torna sulla vittoria con la Pro Calcio Cecchina e guarda avanti, consapevole che non ci saranno partire semplici
L’Urbetevere viene dalla bella vittoria di sabato scorso per 5-2 contro il Cecchina, arrivata dopo una sconfitta nella prima giornata, che però può trasformarsi in vittoria a tavolino a causa del maldestro sesto cambio del Tor Tre Teste. Mister Marinelli ci ha quindi parlato dell’ultima gara disputata e del prossimo impegno contro l’Itri: “Mi è piaciuto molto l’approccio alla partita, la squadra ha messo in mostra un calcio offensivo, e abbiamo avuto modo di far giocare anche i nuovi, mettendo in risalto le loro qualità, non sono tanto gli scontri diretti a farti stare nelle zone alte della classifica a fine anno, quanto queste partite contro squadre meno rinomate, che se prese sotto gamba possono farci perdere molti punti preziosi. Non mi è piaciuto invece che la squadra abbia abbassato la guardia sul 5-1, regalandogli il secondo gol su rigore e concedendo un altro tiro dal dischetto che il nostro portiere ha parato, ma sul quale rischiavamo di riaprire la partita ed andare in difficoltà nel finale, bisogna rimanere sempre sul pezzo, anche se è un gruppo rinnovato con tanti 2003 e tanto lavoro da fare, non bisogna mai sottovalutare nessuno, stesso discorso vale sabato prossimo contro l’Itri”. Marinelli quindi continua dicendo: “Nella prossima sfida non cambieremo approccio né tantomeno strategie sul piano tattico, ciò che stiamo preparando resta invariato rispetto alle altre due giornate, ed in ogni caso, l’aspetto che conta più di tutti è quello mentale: voglio vedere in campo giocatori avvelenati, ci stiamo allenando molto intensamente, e la chiave è proprio questa, il modo in cui ci si allena”. Riguardo agli allenamenti, il mister aggiunge: “Lunedì abbiamo fatto un allenamento ad altissima intensità, alla fine del quale i ragazzi erano stremati, non servono chissà quali metodi e quali tempi, è stata semplicemente un’ora e mezza di allenamento con la palla, in cui alla squadra si propongono diversi scenari di gioco, il che è fondamentale, a fare la differenza sono gli alti ritmi dall’inizio alla fine. In campo poi i giocatori sono sempre seguiti da almeno altre 3 persone oltre me: il DS Pino Cinque, sempre presente agli allenamenti, Il preparatore atletico Cristian Corradetti, e il mio secondo storico, con cui lavoro dai tempi di Ladispoli, Fabio Sanetti, e colgo l’occasione per ringraziarli. Questa sinergia non è comune in tutti i centri sportivi, ed aiuta a creare un ambiente serio e professionale, i ragazzi rispondono bene, non saltando nemmeno un allenamento, personalmente sono molto soddisfatto del lavoro che stiamo facendo”.