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Nazionali
Il tecnico lidense parla delle 10 vittorie consecutive, della forza del girone e degli obiettivi di squadra e personali
22 Marzo 2022
L’Under 19 Nazionale è un campionato che ha come scopo principale quello di preparare i giovani calciatori alla Serie D e nel girone I tutto laziale, il livello, la qualità e il blasone dei club presenti, mai come quest’anno è stato così alto. A guidare la classifica c’è l’Ostiamare di Colantoni, ma Montespaccato, Trastevere e Cynthialbalonga non mollano la presa. Parlando della capolista, i gabbiani hanno inanellato 10 vittorie consecutive e sono l’unica squadra del girone ad essere ancora imbattuta. Quando chiediamo al condottiero dei lidensi se si aspettasse un rendimento del genere, il mister non ha alcun dubbio: "Ad inizio stagione sapevo di avere una buona squadra, un buon gruppo composto da 2003 e 2004. Sin da subito abbiamo cercato di dare obiettivi importanti ai ragazzi, proprio per dare un certo tipo di mentalità alla squadra e credo che i risultati siano il frutto di questa mentalità che abbiamo cercato di trasferire. Poi è chiaro che vincere 10 partite di fila è sempre e comunque un qualcosa di straordinario, al di là delle categorie. Sicuramente vanno fatti i complimenti a questo gruppo per quello che stanno facendo". Come dicevamo prima, le prime 4 posizioni sono tutte occupate da squadre di un certo blasone, e tutte corrono forte alla rincorsa della capolista: "Ritengo che ci siano quattro squadre più o meno tutte allo stesso livello. Avendo incontrato il Trastevere due volte, avendo incontrato la Cynthialbalonga e il Montespaccato, posso dire che sono state tutte partite difficili, con squadre forti e i risultati importanti che stanno conquistando ne sono l'esempio. Abbiamo vinto 10 partite ma il Montespaccato sta comunque ad un punto da noi; questo dimostra il fatto che le squadre dietro a noi corrono forte, e che la differenza la faranno i dettagli. Per mantenere il primato della classifica saranno fondamentali gli scontri diretti, ma per come la vedo io sarà importantissimo anche fare vincere tutte le altre partite, che non è affatto scontato. Quest'anno non ci sono squadre materasso e i risultati lo dimostrano. Squadre come Rieti o il Formia hanno tolto punti a tante compagini di alta classifica. Noi con l’Artena abbiamo vinto al 95’ e all'andata abbiamo pareggiato Flaminia. Il campionato è difficile e vincere tutte le partite non è mai facile. Sarà fondamentale mantenere la concentrazione giusta sabato dopo sabato e cercare di arrivare agli scontri diretti possibilmente con qualche punto di vantaggio. Poi ce la giocheremo lì". Colantoni di calcio laziale, e non solo, se ne intende. Da calciatore ha vestito maglie importanti, toccando anche il professionismo, ed ora nelle nuove vesti da mister si sta ritagliando il suo spazio, a suon di vittorie: "Nonostante abbia molta esperienza, quello che ho fatto da giocatore nel Lazio non è più importante, adesso è importante quello che faccio da allenatore. Poi per carità, la mia carriera è iniziata bene visto che da quando alleno non ho mai perso una partita - dall'anno scorso ad oggi - quindi di questo sono contento, ma quello che conta è il risultato finale, gli obiettivi che si riescono a raggiungere a fine stagione. Io sono un’amante del calcio tedesco, del Lipsia, del Leverkusen, del Dortmund, del tipo di calcio che producono lì, che poi è un po’ quello che fa l'Atalanta, quindi un calcio di ritmo, di aggressività, di pressione totale e quindi mi piace questo. Poi, insomma, cerco di trasferire questo tipo di idea alla squadra a volte riesce meglio, a volte riesce meno bene, ma è chiaro che poi questa è questa l'idea". Parlando di obiettivi mister Colantoni non si nasconde: "Il nostro obiettivo deve essere arrivare in fondo, poi sappiamo della difficoltà assoluta perché, ripeto, ho incontrato il Trastevere di Cioci, il Montespaccato di Feroce, la Cynthialbalonga di Miccio e sono tre squadre forti, ben organizzate, con giocatori con individualità importanti e allenate bene. Quindi ripeto, saranno tutte partite difficili. Per i primi quattro posti sarà una guerra, poi, nell'eventuale fase finale, vedremo quello che accadrà. Però ora c'è da lavorare sabato per sabato e poi penseremo al resto". Prima di concludere, l’allenatore biancoviola, ci parla di quello che è il suo obiettivo personale a lungo termine: "Il mio obiettivo futuro è allenare nel calcio dei grandi. Sto cercando di fare il meglio per crescere e fare il salto. Che sia ad Ostia o che sia in un'altra realtà, questo non lo so. Adesso è giusto che io faccia la gavetta perché non ti regala niente nessuno, e aggiungo che la faccio volentieri perché sono contento di farla con un gruppo importante che sta facendo un grande lavoro, poi l’Ostiamare è una società seria che mi permette di lavorare meglio".
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