L'intervsta
Savio, Di Stefano punta le finali: "Con il giusto spirito possiamo dire la nostra"
Nel girone B, dopo Tor di Quinto e Romulea, la terza squadra a staccare il pass per le fasi finali regionali è il Savio di mister Kristian Di Stefano che, grazie alla vittoria con la Romulea - in rimonta - dell'ultimo turno, ha potuto festeggiare questo traguardo in grande stile. Il tecnico dei Blues ripercorre così il cammino della sua squadra, tra un pre-stagione non dei migliori, un girone d'andata da sogno, e una flessione che stava rischiando di compromettere tutto: "A livello personale, come tecnico, è la prima volta che riesco a raggiungere un obiettivo così importante, per cui l’emozione e tanta. Lo è ancor di più la soddisfazione perché dietro tutto questo c'è molto lavoro e ci sono tanti sacrifici. Mi ricordo che quando mi è stata affidata la squadra nessuno parlava di finali, venivamo da due anni complicati senza concludere una stagione quindi ci eravamo prefissati soltanto di lavorare per i ragazzi e per aiutarli ad arrivare pronti al futuro nelle prime squadre. Dopo le prime amichevoli estive, come mia consuetudine tutte perse, avevo però parlato ai ragazzi convinto di avere nelle corde la possibilità di fare bene e raggiungere questo obiettivo. Fortunatamente ci siamo riusciti e non sono passato per matto - continua poi Di Stefano - Analizzando la stagione, nel girone di andata, contro ogni aspettativa, abbiamo fatto registrare una sola sconfitta. Nel girone di ritorno, invece, c'è un po' di rammarico perché non siamo riusciti a trovare la stessa continuità. Fortunatamente, nonostante il periodo di calo, siamo riusciti a non perdere la testa e a rimanere uniti per poter lavorare sui dettagli che a questo punto della stagione possono fare la differenza. Troppo spesso abbiamo pagato una fragilità mentale che non ci ha permesso di raccogliere sempre ciò che meritavamo". Il traguardo è stato però raggiunto, ed ora Di Stefano vuole limare quelle imperfezioni che la sua squadra si porta dietro da inizio stagione, e vuole vivere queste fasi finali con il giusto atteggiamento per cercare, perché no, di ritagliarsi uno spazio importante e di portare in casa Savio un titolo che manca da ormai troppo tempo: "La cosa che mi è piaciuta di più e che quando tutti potevano nascondersi dietro al Covid, o ai vari infortuni, i ragazzi hanno dato una risposta importante e sono stati sempre presenti e con la giusta motivazione. Sono convinto che se lo spirito rimane questo possiamo divertirci e dimostrarci all’altezza della situazione"
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