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Regionali
30 Maggio 2022
Doveva essere una semplice formalità, ed in effetti si è rivelata tale. La SPQV Velletri fa visita al fanalino di coda del Terracina, con l'obiettivo di centrare il punto che le garantisca il titolo di campione regionale. È stato un sabato pomeriggio caldo, intenso, quello del Colavolpe, dove al triplice fischio si sono sollevati al cielo i colori rossoblù. Ma è stata anche una giornata particolarmente emozionante - da segnalare la presenza del direttore generale dei velitrensi Tempestilli - soprattutto per chi questa stagione l'ha vissuta sulla propria pelle. I calciatori si sono lasciati andare ad una prolungata esultanza sotto gli spalti del Colavolpe, dove li avevano seguiti un folto gruppo di sostenitori. Non è rimasto indifferente nemmeno il tecnico, Massimo Veroni, che ha dedicato la vittoria del campionato ad una persona a lui cara. "Sono molto emozionato - ha ammesso - Questi ragazzi mi hanno dato una grossa soddisfazione, a pochi mesi dalla scomparsa di mia madre. Mi hanno dato la forza di andare al campo. Io motivavo loro, ma soprattutto loro motivavano me. Non è la prima volta che vinco un campionato, grazie a Dio da giocatore e allenatore ne sono arrivati tanti altri, ma questo ha un sapore speciale. Ringrazio tutti i ragazzi, la società, i genitori che ci hanno seguito, mia moglie e i miei figli, che mi hanno sopportato e supportato. Condividendo con me la tensione delle partite, le gioie dopo una vittoria e le delusioni dopo un risultato negativo. Per fortuna quest'anno ce ne sono stati pochi. Ringrazio tutti e adesso ci godiamo il momento di festa". La SPQV Velletri è stata in testa dall'inizio alla fine, contendendo la corona con l'Anzio fino all'ultimo momento: "Faccio loro i miei complimenti. Se la sono giocata fino all'ultimo. Ci sono state anche la Vis Sezze e il Podgora, hanno dato tutti il massimo dell'impegno. È stato un campionato molto bello, equilibrato. Per noi particolarmente faticoso. Posso dire che il nostro gruppo abbia fatto la differenza. C'è chi ha giocato di più, chi meno, ma questa è stata la nostra forza. Abbiamo sentito il supporto anche di chi ci ha seguiti, persino i genitori ci hanno dato una grossa mano, non lasciandoci mai soli. Si è creato un ambiente fantastico, che ci ha dato quel qualcosa in più".
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