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L'intervista
Il giovane centrocampista analizza la sua stagione con l'U19 ed ora con l'U18, guardando al futuro con ottimismo
22 Giugno 2022
Mattia Mascella centrocampista del Montespaccato in azione (Foto©DeCesaris)
Il Montespaccato con l'Under 18 si è qualificato alle final four della Poule Scudetto e uno dei giocatori che è sceso a dare una mano alla squadra di Walter Morigi è Mattia Mascella, centrocampista che durante tutto l'anno ha giocato con l'Under 19 di mister Feroce. Il playmaker si è confermato come uno dei migliori della categoria, dimostrando ottime qualità in entrambe le fasi. Il suo rendimento è stato costante durante tutta la stagione ed ora, prima proverà a portare a casa lo Scudetto, poi penserà al futuro. Queste le sue parole a riguardo: "Con l'Under 19 abbiamo disputato un ottima stagione, nonostante non siamo arrivati in fondo nelle fasi finali. Durante tutte le partite stagionali abbiamo sempre espresso il nostro calcio e mettendo in difficoltà l'avversario. Quest'anno si era formato un grande gruppo, ed è anche per questo abbiamo fatto molto bene. Purtroppo siamo usciti troppo presto, anche se penso che meritavamo molto di più però, ma il calcio è anche questo. Ora l'obbiettivo con l'Under 18 è quello di vincere lo Scudetto". Mattia prosegue poi con un'analisi del suo percorso e, più nello specifico, della sua stagione: “Quest'anno a livello personale ho fatto un'ottima stagione. Sono migliorato tantissimo grazie all'aiuto di mister Feroce che mi ha veramente cambiato sia come ragazzo che soprattutto come calciatore. Io ho iniziato a giocare a calcio verso i cinque anni all'Atletico Acilia dove inizialmente facevo il portiere, poi successivamente ho cominciato a giocare come attaccante. I mister che hanno segnato la mia crescita sono due: Marco Francolini e Fabrizio Feroce. Il primo è stato fondamentale per me perché mi ha cambiato di ruolo facendomi passare da esterno di attacco a mediano poi, sfortunatamente, nella stagione dove mi ha allenato c'è stato di mezzo il covid e quindi sono stato con lui solo sei mesi nel quale però sono cresciuto tantissimo. Feroce, invece, mi ha dato veramente tantissimo. Grazie a lui ho trovato un'identità di gioco precisa e mi ha cambiato sotto l'aspetto mentale, ma la cosa più importante è che mi ha fatto sempre sentire la sua fiducia. Per questo gli sono molto grato e lo porterò sempre nel mio cuore". Il giovane centrocampista classe 2004 parla poi del suo futuro: "Nel futuro vorrei realizzare il sogno che abbiamo da sempre io e mio padre, ossia quello di diventare un calciatore professionista e insieme lotteremo affinché questo sogno diventi realtà".
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