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Tor di Quinto, la fine di un'era? L'analisi di una clamorosa debacle
Per 20 anni Tor di Quinto e Vigor Perconti sono state le dominatrici assolute della categoria Juniores, e per 20 anni consecutivi almeno una delle due è sempre arrivata all'atto finale. L'ultima volta che nessuno dei due club ha preso parte alla finale era il lontano 2002/03, quando si parlava ancora di Juniores Regionale, ed a giocarsi il titolo furono Almas ed Anziolavinio. Da quel momento in poi Perconti e Tor di Quinto hanno praticamente monopolizzato la categoria: i Blaugrana hanno disputato 11 finali vincendone 5, i rossoblù, invece, ne hanno giocate 12 alzando la coppa al cielo 8 volte. Da questa stagione però non sarà così visto che la finale sarà Romulea - Sporting Montesacro, e se per la Vigor Perconti questo risultato potrebbe essere un caso isolato dovuto a diversi fattori – i blaugrana sono comunque campioni regionali uscenti fino al 14 aprile - per il club di Massimo Testa questa sembrerebbe essere la fine di un'era, e soprattutto di un'idea di gioco non più al passo con i tempi. Per tutta la stagione il Tor di Quinto è stato grande nel girone, contro squadre sul campo nettamente inferiori, ma come nella passata stagione, quando uscì ai quarti di finale con il Certosa, nel momento in cui il livello si è alzato i rossoblù sono scomparsi dal campo. I motivi sono senza dubbio attribuibili ad un sistema di gioco che ormai è troppo distante dal calcio moderno, continuare in maniera ostinata a giocare con la difesa a tre con libero staccato, oltre a non portare risultati compromette anche la crescita del giocatore, che fuori da questo contesto viene catapultato in un mondo a lui sconosciuto. Negli ultimi anni i risultati raccolti dal club di via del Baiardo posizionano questa società fuori dalla top ten, e il rischio che quest'anno nessuna delle giovanili arrivi a a giocarsi i play off regionali è molto probabile. L'unica consolazione potrebbe arrivare con la promozione in Elite dell'Under 14, ma anche qui il primo posto è lontano 9 punti, l'impresa appare ardua e comunque un club con la storia di quello di via del Baiardo non può considerare un successo un primo posto nei Regionali B. La partita di ieri contro la Romulea è la testimonianza pratica di quanto scritto fino ad ora: i rossoblù sono stati surclassati sotto tutti i punti di vista. In mezzo al campo i giocatori amaranto oro hanno subito preso le misure ai ragazzi di Basili che non hanno mai avuto in mano il pallino del gioco, ma soprattutto, in fase difensiva, quella che per anni ha contraddistinto questo club, il Tor di Quinto ha dimostrato di avere grandi limiti. L'uniche note positive sono forse arrivate della reparto avanzato, consolazione minima. Da un allenatore che è stato capace di vincere anche un titolo Nazionale forse ci si poteva aspettare qualcosa in più in termini della lettura della gara e la percezione per tutti i 90', tolti forse i primi 10' del primo tempo e della ripresa, è che il Tor di Quinto non abbia mai avuto la minima possibilità di vincere. Per vincere non basta avere a disposizione un gruppo forte, composto da diversi fuori quota 2003, e per riportare il Tor di Quinto ai massimi livelli l'impressione è che si debba, stavolta, coraggiosamente voltare pagina, andare avanti ed accantonare un pensiero che ha regalato tante gioie ma che oggi sembra non avere più futuro.