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l'intervista

Città di Formia, Ceraldi: "Soddisfatto dell'esordio, cresceremo"

Il tecnico analizza il pareggio per 2-2 contro il Città di Pomezia e si proietta verso il futuro 

05 Ottobre 2023

Città di Formia, Ceraldi: "Soddisfatto dell'esordio, cresceremo"

Il Città di Formia ha iniziato la nuova stagione con un pareggio casalingo: un 2-2 contro il Città di Pomezia. Mister Luca Ceraldi ha parlato delle ambizioni della sua squadra, di come ha preparato questo avvio di campionato, ma anche della prima squadra. Il tecnico è molto soddisfatto dell’esordio dei suoi ragazzi: "La prestazione è andata oltre le aspettative, calcolando che il gruppo è in ritardo per quanto riguarda la condizione fisica, e che i ragazzi in rosa sono tutti sotto età. Il pareggio è stato frutto di alcune disattenzioni e dell’inesperienza, che accumuleranno giocando, partita dopo partita". Per quanto riguarda gli obbiettivi stagionali, Ceraldi ha grandi ambizioni per i suoi ragazzi: "Sia io che la società, abbiamo deciso che la priorità sarà la crescita dei ragazzi, cercando di prepararli al grande salto in prima squadra". Parlando appunto anche della prima squadra, abbiamo chiesto al mister se qualche ragazzo è già pronto al salto: "Purtroppo quando la prima squadra ha dei risultati altalenanti non è facile proporre dei ragazzi dall’Under 19, soprattutto in categorie come l’Eccellenza. Sono sicuro però, che troverà la quadra, e una volta usciti da questa situazione sarà più facile inserirli gradualmente. Alcuni ragazzi, anche sotto età, si allenano già con il gruppo della prima squadra". A livello tattico il tecnico ha ritrovato una squadra disposta al sacrificio: "Posso affermare con certezza che questo è un gruppo che ogni settimana si mette a disposizione ed ha fame di imparare sotto ogni aspetto ciò che proponiamo loro. Per me e il mio staff è un piacere lavorare con loro". Il mister, infine, esprime un parere sulla mancanza di talenti nel panorama calcistico italiani che, secondo lui, coinvolge anche la sua categoria: "Credo che per uscire da questa situazione bisognerebbe sedersi ad un tavolo di confronto con diverse categorie e cercare una soluzione. Io posso soltanto dire che in Italia, rispetto ad altre nazioni, lo sport, e in particolare il calcio, sono praticati per poche ore a settimana, e spesso in strutture non idonee. Molti miei colleghi si ostinano poi a soffermarsi sul risultato, ma quello che bisogna valutare è la crescita del singolo e del gruppo, sotto tutti gli aspetti, senza aver fretta. A tal proposito penso che bisognerebbe far crescere i ragazzi lasciandoli liberi di esprimersi in campo, senza soffocarli con troppi tatticismi inutili. In allenamento, meglio focalizzarsi sulla tecnica individuale, che è alla base di ogni giocata".

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