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L'intervista
25 Aprile 2024
Andrea Simeone
Dopo una stagione culminata con il titolo regionale conquistato con lo Sporting Montesacro, Andrea Simeone probabilmente si aspettava una stagione decisamente differente. Dall'esperienza con il Real San Basilio, passando per quella dell'Urbetevere, il tecnico ha dovuto fare i conti con diversi problemi che, per un motivo o per un altro, non gli hanno permsesso di confermarsi sui livelli della passata stagione. Andrea Simeone, quindi, analizzando questa stagione che si appresta ormai a chiudersi, parte proprio da San Basilio: “Nonostante a livello sportivo non sia andata come volevo e speravo, posso comunque dire che è stata un'esperienza che mi ha arricchito poiché ho dovuto gestire alcune dinamiche e situazioni difficili. Ero partito con molto entusiasmo pensando di fare bene per cui ho il rimpianto di non aver fatto quanto avrei voluto. Credo che si potesse lavorare in maniera migliore e difatti il Real San Basilio lo ha dimostrato con il tempo”.
Chiuso il capitolo con il club del suo quartiere, per Andrea Simeone è iniziata la sfida Urbetevere: “In questa situazione ci sarebbe veramente da apire un capitolo enorme, sono stati quattro mesi e mezzo intensi. Quando ho ricevuto la chiamata di Edoardo Pane, sin da subito mi sono trasportato con garnde entusiasmo in questa avventura e nonostante tutte le difficoltà del caso ho portato una squadra dalla zona play out fino al quarto posto. Poi, purtroppo, è successo quello che tutti sanno e se è vero che il mio carattere mi porta ad avere un coinvolgimento emotivo forte durante le partite, allo stesso tempo posso tranquillamente affermare che la squalifica di cinque mesi fosse un'esagerazione, come poi è stato confermato con il ricorso accettato, anche perché credo si tratti del primo caso in cui un allenatore viene squalificato dalla tribuna. Quello che più mi è dispiaciuto è stato il trattamento che mi ha riservato il club, non mi sono sentito tutelato né prima, né mentre e né durante. Penso che la società, nel finale concitato, non mi abbia aiutato a calmare la situazione, lasciandomi da solo; inoltre a fine partita, in un colloquio con la dirigenza, mi era stato confidato che dal loro punto di vista non avevo nessuna colpa, mentre il giorno dopo la sentenza è stato pubblicato un comunicato in cui la mia persona veniva usata per fare da parafulmine di tutte le colpe. Credo che questo non sia stato un comportamento corretto, dall'Urbetevere mi aspetto professionalità, in questa situazione la gestione mi è sembrata invece dilettantistica”.
Superata la fase post squalifica, mister Andrea Simeone ha però trovato comunque molto appoggio e spiega quello che adesso è il suo obiettivo: "Avevo timore che questa situazione potesse infangare la mia immagine e carriera, ma invece più di qualcuno mi è stato vicino. Al momento sto cercando di rilassarmi per ripartire bene. Qualche chiacchierata c'è stata ma cerco un progetto che mi faccia sentire bene e che mi dia modo di lavorare nella maniera in cui dico io. Non vedo l'ora di tornare in pista”. Il tecnico chiude poi con un pensiero sulla finale Juniores: “Purtroppo non potrò vederla, ma in precedenza credevo che la Vis Aurelia potesse arrivare in finale poiché avevo visto una squadra completa sotto tutti i punti di vista. Come favorito vedo il Tor di Quinto e da una parte spero che vinca anche perché ci gioca il mio Rocco Chiappini, un giocatore e una persona fantastica, sarei felicissimo di vederlo segnare e vincere ancora. Per quanto se ne dica, sarei contento anche per il Presidente Testa perché adoro i suoi modi di fare, ma anche la Tor Tre Teste è sicuramente una formazione da temere".
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