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L'intervista

Pomezia, Del Grosso: "Serve spazio per far crescere i giovani"

Il tecnico rossoblù a tutto tondo sul settore giovanile: "Troppe pressioni dalle famiglie: serve più supporto da chi è più vicino ai ragazzi"

23 Agosto 2024

Pomezia, Del Grosso: "Serve spazio per far crescere i giovani"

Alessandro Del Grosso (al centro), tecnico del Pomezia (©Facebook - Pomezia Calcio 1957)

Dopo la vittoria del titolo Regionale, il Pomezia si prepara all’inizio della nuova stagione sotto la guida di Alessandro Del Grosso. Per l’ex giocatore di Serie A si tratta di un doppio salto di categoria, visto che lo scorso anno allenò il gruppo Under 16. Dunque il tecnico è pronto ad aprire un capitolo tutto nuovo col club: "Ciò che mi ha spinto ad accettare è il progetto: la società punta, infatti, da diversi anni a dar lustro al settore giovanile valorizzando i propri talenti. Ho vestito anch’io la loro maglia e la loro visione mi trova concorde in quanto i ragazzi hanno bisogno di spazio per crescere. A tal proposito, ho già avuto modo di conoscere alcuni giocatori, anche nel corso della mia esperienza al Nuova Florida, ma come primo passo per costruire una squadra che possa dire la sua anche in campionato, ho deciso di unire due gruppi, ossia quello dei 2006 e dei 2007; inoltre, durante la settimana ci sarà spazio anche per qualche 2008. Ho fatto questa scelta per abbassare l’età dei calciatori utilizzati. Tuttavia, nonostante fossero tutti nella stessa società non hanno mai giocato insieme, quindi, occorrerà amalgamare bene il gruppo, ci sarà da lavorare sia sul piano tattico-tecnico che fisico". Infine, mister Del Grosso si è soffermato sull’importanza di un cambio di mentalità dei giovani calciatori: "Durante il campionato, e durante la settimana, ci sono sia momenti positivi che negativi ma da quello che ho visto i ragazzi tendono ad abbattersi appena hanno una giornata storta. Su di loro pesano anche le aspettative dei genitori: il risultato è importante, tuttavia, è rilevante anche la crescita dei ragazzi e questa può avvenire solo in un ambiente limpido. I familiari dovrebbero solo supportarli e pensare al loro benessere. Negli ultimi anni, invece, spesso decidono per i propri figli: dal ruolo alla squadra. La pressione dei propri cari può diventare un limite. Dunque, la nostra meta per questa stagione è creare un gruppo coeso e trasmettere una visione diversa, instillando in loro una maggiore dedizione agli allenamenti e rispetto verso i propri compagni di squadra, visto che purtroppo, delle volte, i ragazzi imitano il comportamento sbagliato di alcuni professionisti. Nonostante si parli di maggiorenni credo che si possa ancora agire per modificare l’atteggiamento, ma bisogna farlo con le parole giuste e il metodo giusto, ad esempio ponendo delle regole. Non voglio porre limiti vecchio stampo perché sono consapevole del cambiamento generazionale, ma è fondamentale fornire delle linee guida da rispettare".

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