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L'intervista

Lodigiani, Bottaro non molla: "Sfortunati ma ancora in corsa"

I biancorossi hanno perso sul filo di lana il titolo di campioni d'inverno, ma il tecnico continua a credere nei suoi ragazzi

11 Dicembre 2024

Lodigiani, Bottaro non molla: "Sfortunati ma ancora in corsa"

Simone Bottaro, tecnico della Lodigiani (Foto ©Consoli)

La Lodigiani di Simone Bottaro ha chiuso il girone d’andata al secondo posto in classifica, insieme all’Atletico Torrenova, a sole 3 lunghezze dalla capolista Longarina. Dopo un inizio di stagione da battistrada, nell'ultimo mese la squadra biancorossa ha mostrato una flessione a livello di risultati che, però, non incide sulla fiducia che il tecnico ripone nel gruppo a sua disposizione.

Mister, siamo arrivati al giro di boa e si può dunque fare un primo bilancio stagionale. Come giudica il percorso della sua squadra a metà campionato?
"È stato abbastanza positivo. Abbiamo portato avanti un buon percorso, anche se nell’ultimo mese abbiamo rallentato. Ciononostante siamo ancora in corsa e crediamo di esserci messi alle spalle le difficoltà dell’ultimo periodo".

Soffermandoci proprio su questa flessione: cosa è successo? Come l'avete affrontata?
"Principalmente è stato un periodo di calo sul piano dei risultati, a parte qualche prestazione che non è stata convincente. E i risultati ci hanno punito subito. Con un po’ di fortuna in più le cose sarebbero potute andare in maniera diversa, ma così non è stato ed è venuta a galla questa fase negativa. L’abbiamo affrontata continuando a lavorare a testa bassa, aumentando la concentrazione e l’impegno nelle attività che svolgiamo".

Possibile sia stato un problema mentale?
"Credo piuttosto che sia dovuto alla difficoltà del campionato. Siamo in un girone molto equilibrato, abbiamo giocato contro squadre forti e le sorprese ci sono ogni sabato. Tutti hanno perso punti con tutti, quindi è normale che quando le partite sono equilibrate a volte le cose vadano bene e altre volte meno".

Quale aspetto della sua squadra le è piaciuto di più e quale di meno in questa prima parte di stagione?
"Domanda difficile. Di sicuro sono stato contento che i giocatori si siano calati subito nella parte, soprattutto all’inizio, considerando che siamo un gruppo interamente composto da ragazzi del 2007. Ciò che invece mi è piaciuto di meno è stata la difficoltà nel tenere l’attenzione agonistica al 100%. Non sempre ci siamo riusciti e questo dimostra che dobbiamo lavorare ancora molto sotto questo aspetto".

Come pensa di risolvere questa lacuna della sua squadra?
"È un aspetto che va migliorato giornalmente. La Juniores è un campionato che ha tante dinamiche dei campionati dilettantistici, ma è giocato da squadre composte da ragazzi che affrontano per la prima volta un’esperienza del genere. Difficilmente hanno partecipato a competizioni nella quali ci sono giocatori con età differenti, in cui i ragazzi con più esperienza possono fare la differenza. Noi lavoriamo tutti i giorni e parliamo molto con i ragazzi".

Vuole commentare quanto accaduto lo scorso weekend con lo stop della classe arbitrale?
"È stato un episodio gravissimo che non dovrebbe ripetersi. Personalmente, durante la gara, cerco di mantenere la calma e non farmi trasportare dall’enfasi della partita. Bisogna ricordare che, prima di tutto, per vincere bisogna saper perdere. Forse tanti di noi addetti ai lavori faticano a prendere in considerazione questo aspetto. Certe cose non possono succedere, tanto meno in campionati nei quali fondamentalmente ci si diverte. Quindi a maggior ragione così tanta frustrazione e tensione non hanno ragion d'essere, visto che come unisca conseguenza si rovina la domenica di tutti". 

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