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Paciotti, la Lodi e una finale da ex: contro il suo passato per scrivere la storia
Tra l'estremo difensore biancorosso e la Coppa c'è proprio quel Tor di Quinto che per tanti anni è stato casa sua
I giorni di avvicinamento ad una finale sono sempre particolari per tutti, sia per chi è abituato a questo tipo di appuntamenti che per coloro che affrontano per la prima volta queste sfide. In casa Lodigiani c'è sicuramente qualcuno per cui questa settimana è ancora un pizzico più speciale: stiamo parlando di Giacomo Paciotti e adesso vi raccontiamo perché. Il portiere classe 2006 è cresciuto infatti proprio con i colori rossoblù addosso, cominciando il suo percorso nel mondo dell'agonistica al Tor di Quinto. Una storia lunga quella tra l'estremo difensore e il club di Via del Baiardo, dove è rimasto dall'Under 14 fino all'Under 17, condividendo nel corso degli anni gioie e dolori con diversi protagonisti che dopodomani al Francesca Gianni si troverà di fronte come Valentini e Savelli. Da compagni ad avversari, dallo stesso spogliatoio a contendersi quella Coppa che sarebbe il coronamento di una cavalcata da ricordare. Chissà quali sono i pensieri che staranno frullando nella testa di Paciotti in questi giorni e che lo accompagneranno fino al grande appuntamento di venerdì, quando sarà il momento di indossare i guantoni e di andare a scrivere la storia. Il numero uno biancorosso ha già dimostrato di avere sangue freddo, anche perché parare tre calci di rigore in una semifinale non è impresa da tutti: lui ci è riuscito, guadagnandosi la corona di migliore in campo nel penultimo atto dalle mille emozioni contro l'Urbetevere. Anche venerdì servirà lo stesso ghiaccio nelle vene, con l'obiettivo di sconfiggere il proprio passato per andare a prendersi un titolo che sarebbe storico sia per lui che per la Lodigiani.