TDR 2025
Under 19, tempo di bilanci dopo l'eliminazione nella fase a gironi
Le scelte del tecnico hanno privilegiato la continuità del gruppo, ma forse si potevano prendere altre strade
Premessa d’obbligo: parlare con il senno di poi è fin troppo facile. Di certo l’esito del Torneo delle Regioni non è stato quello sperato, ma non era neanche così prevedibile una nuova eliminazione nella fase a gironi dopo la vittoria del Roma Caput Mundi. Nelle uscite preparatorie la selezione di mister Marco Ippoliti aveva dato buone risposte, suscitando pareri estremamente positivi a tutti gli addetti ai lavori. Ma in Sicilia qualcosa non ha funzionato, dunque si può provare ad analizzare quali possano essere stati i fattori che hanno portato alla seconda uscita anticipata di fila nella fase iniziale della competizione più prestigiosa del calcio giovanile dilettantistico.
Capitolo esterni Il gruppo formato da mister Ippoliti ha subìto poche variazioni dal primo raduno al Torneo delle Regioni. Il tecnico ha dato continuità alle sue convocazioni nel corso dei mesi, riuscendo ad avere un gruppo ben rodato ai nastri di partenza della kermesse siciliana. Però, forse, si poteva optare per qualche variazione. Partendo dagli esterni offensivi: nessuno mette in dubbio le qualità di Thomas Tavella e Gregory Ruggiero, ma effettivamente loro sono stati gli unici due scelti per ricoprire quel ruolo. Se però il numero 10 della Vigor Perconti è giunto fino alle semifinali del campionato Elite, l’attaccante del Savio era fermo dall’ultima giornata di campionato, visto che i Blues non hanno raggiunto i playoff. Ovviamente la forma fisica ed il ritmo partita non si perdono nel giro di tre settimane, ma il numero 17 del Lazio ha mostrato un rendimento non all’altezza dei suoi soliti standard: saltare l’uomo non gli è riuscito con continuità, l’intesa con i compagni di reparto è apparsa un po’ arrugginita visto che non sono arrivati neanche passaggi decisivi per mandare Bernabeo o una delle mezzali in porta. È chiaro che l’eliminazione non sia stata colpa del singolo, ma sempre con il senno di poi portare un’alternativa come Gabriel Donos, messosi in luce nelle finali del campionato con la maglia della Lodigiani, avrebbe potuto portare dei vantaggi a gara in corso per provare a dare uno strappo decisivo nel risalire la china con la Campania.
Meglio (?) un numero 9 La scelta di Ippoliti, invece, è caduta sull’avere più scelta nel ruolo di punta centrale: Bernabeo, Neri e Funari si contendevano il posto di riferimento principale del 4-3-3 di Ippoliti, che solo una volta (peraltro neanche per 90 minuti, visto che anche contro l’Abruzzo Tavella e Ruggiero sono stati chiamati in causa dalla panchina, passando dal 4-4-2 di partenza al collaudato 4-3-3) ha scelto un’altra strada. Questa scelta non si è rivelata produttiva in particolare nella sfida di apertura con la Campania: dopo la rete del 2-1 siglata da Bernabeo, Ippoliti ha dovuto rinunciare proprio all’attaccante del Pomezia per dare spazio agli altri due centravanti a sua disposizione, senza poter provare a variare le scelte sulle corsie esterne appunto per l’assenza di alternative di ruolo. Fumasoni e Foriglio, infatti, nella terza gara sono stati schierati sulle fasce nella sezione mediana del campo appunto perché hanno caratteristiche diverse da quelle di Ruggiero e Tavella, dunque non potevano essere inseriti al posto dei compagni. Aver tolto Bernabeo, però, ha tolto alla squadra un giocatore già prezioso per le sue caratteristiche, con in più la spinta dell’entusiasmo per il bellissimo gol appena siglato.
Ovviamente non va dimenticato che contro l’Emilia Romagna è stato il secondo tiro in porta subìto a condannare il Lazio alla sconfitta. Così come non si può sottovalutare l’impatto di un errore del singolo a concedere la rete del raddoppio alla Campania. Di certo gli episodi non sono stati favorevoli alla squadra di Ippoliti in questa occasione. Non è detto che scelte diverse avrebbero portato ad un risultato migliore, ma le impressioni che ci hanno lasciato queste tre partite ci fanno credere che, forse, alcune di queste non hanno avuto l’impatto sperato.