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Finale scudetto

Ostiamare, Pettrich: "Ognuno lotta per il compagno: il nostro segreto è questo"

Il capitano a tutto tondo in vista della gara con il Fiorenzuola che vale il tricolore

13 Giugno 2025

Ostiamare, Pettrich: "

Matteo Pettrich, capitano dell'Ostiamare (©GazReg)

Poco più di ventiquattro ore, poi sarà finale scudetto. L'Ostiamare è pronta a giocare la gara più importante della sua stagione, quella sognata fin dal primo giorno del raduno estivo. Il capitano dei biancoviola, Matteo Pettrich non ha dubbi sul fatto che la squadra arriverà pronta all'appuntamento, sia dal punto di vista fisico che mentale.

Quale sarà il punto di forza su cui farete leva per affrontare la finale?

"In campionato abbiamo avuto degli alti e bassi, ma da quando sono iniziati i playoff il gruppo si è unito davvero tanto e se ne sono accorti tutti. Le sfide con Trastevere e Roma City sono state la dimostrazione dello scatto mentale che abbiamo compiuto: in campionato abbiamo perso con loro sia all'andata che al ritorno, mentre nella post season abbiamo sempre avuto noi la meglio. A livello tecnico siamo sempre stati tra i migliori, mentre a livello di testa ci mancava qualcosa. Ora l'abbiamo trovata e per tutti gli avversari, Fiorenzuola compreso, sarà difficile affrontarci".

Vi siete resi conto di quando questo scatto mentale è avvenuto?

"Nella sfida del primo turno di playoff con il Trastevere. Per tutta la stagione il gruppo non ha avuto l'opportunità di lavorare sempre tutto unito, visti gli impegni di molti con la prima squadra. Quando però è iniziata la fase finale, le cose sono radicalmente cambiate, così come il nostro atteggiamento dopo quella vittoria. Era ciò di cui avevamo bisogno per fare quel necessario passo avanti per arrivare fin dove siamo ora. Siamo contenti di essere giunti a giocarci il titolo, ma ora non ci accontentiamo di certo".

Sotto quali aspetti questa stagione vi ha messi alla prova? Questioni tattiche o di altro tipo?

"Principalmente abbiamo fatto fatica a trovare lo spirito di gruppo. Abbiamo sempre remato tutti nella stessa direzione, questo è chiaro, ma da quando è iniziata la fase dei playoff ho visto negli occhi dei miei compagni la voglia di dare tutto non solo per sé stessi, ma per la squadra. Questo ti dà una carica pazzesca, ci ha fatto diventare una vera e propria armata: sono fiero di questo spirito di sacrificio che tutti stiamo mostrando".

Come stai vivendo a livello personale l'attesa per la finale scudetto?

"L'emozione è forte, non posso nasconderlo. Per la prima volta mi trovo a poter disputare una partita di questa importanza, è inevitabile sentire qualcosa di particolare. Dopo la vittoria con la Paganese ho iniziato a credere davvero nella possibilità di arrivare in fondo alla competizione, perché abbiamo dimostrato una volta di più le nostre potenzialità contro un avversario davvero forte. Per tanti eravamo una sorpresa, ma nel corso delle gare ci siamo tolti più di qualche sassolino dalle scarpe. In questi giorni di allenamento, però, abbiamo lasciato da parte tutte queste cose: dobbiamo pensare solo ad entrare in campo con quegli occhi pieni di voglia di cui parlavo prima. Se lo faremo, allora per il Fiorenzuola sarà davvero difficile batterci".

Che tipo di partita vi aspettate?

"Abbiamo visto la loro semifinale di ritorno su internet, studiando un po' le loro caratteristiche. Sicuramente sono una buona squadra, hanno una difesa molto fisica che però potrebbe pagare a livello di velocità. Dal centrocampo in su hanno tanta qualità, questo è innegabile. Ma è una gara secca, può succedere di tutto. E poi, torno a ripetere, noi siamo un gruppo che vale tantissimo: mai avuto una squadra che mi dà tanta adrenalina al solo contatto visivo con i compagni e che ha così fame. Se poi loro saranno più bravi di noi li applaudiremo. Ma dovranno sudarsela in quel caso, perché noi di certo non ci tireremo indietro".

Da capitano cosa vuoi dire ai tuoi compagni?

"Sono grato al mister per avermi dato la fascia e la sua fiducia. Ma se dovessimo trovarci in difficoltà non credo ci sarà bisogno di parole: basterà guardarci negli occhi. Abbiamo imparato a capirci con un solo sguardo e il concetto è sempre lo stesso: diamo tutti noi stessi e spacchiamo tutto".

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