L'intervista

Rubenni: "Peccato col Savio sia finita così. Sono pronto per un nuovo progetto"

L'ex tecnico dei blues si guarda intorno alla ricerca dell'offerta giusta

"Ci tengo innanzitutto a ringraziare chi mi è stato vicino al Savio: è stata un'annata difficile, piuttosto particolare visto che siamo ripartiti da zero con un solo confermato rispetto alla squadra dello scorso anno": inizia così il congedo di mister Andrea Rubenni dai blues. Il tecnico in un primo momento sembrava poter essere riconfermato alla guida del club di via Norma anche per la prossima stagione, ricevendo anche in modo pubblico la fiducia della dirigenza. Poi, però, con il cambio di proprietà le scelte sono state altre, dunque le strade tra tecnico e società si sono divise: "Si era ragionato sul costruire una squadra composta quasi interamente da ragazzi del 2007 - spiega Rubenni - proprio in prospettiva di un lavoro biennale. Chiaramente siamo stati tutti delusi di non aver raggiunto i playoff, ma il progetto poteva continuare. Che la società abbia tutto il diritto di fare le sue scelte siamo tutto d'accordo, dispiacciono più che altro i tempi e i modi della decisione presa: sarebbe stato meglio essere chiari fin dall'inizio, così da lasciare anche a me la possibilità di scegliere il progetto più interessante. Ho rimandato indietro tante proposte proprio perché ero concentrato sull'opzione del biennio con il Savio, però così non sarà. Ora sto valutando le possibilità a disposizione per scegliere l'opzione più intrigante".

Alti e bassi La stagione di Rubenni e dei suoi, come ammesso dallo stesso tecnico, non è stata delle più esaltanti. Non aver raggiunto i playoff dopo averli sfiorati ha tante motivazioni: "A dicembre abbiamo perso parecchie pedine importanti per infortunio, alle quali si è aggiunto il passaggio di Di Giulio alla Primavera del Latina e quello di altri ragazzi nei Nazionali. Nonostante tutto siamo arrivati a giocarci l'accesso alla post season fino all'ultima giornata. Abbiamo pagato la difficoltà di creare un gruppo solido, visti i tanti cambiamenti a cui siamo stati costretti, con il cammino che alla fine è stato caratterizzato da un andamento poco lineare. Dopo le tre vittorie consecutive di inizio stagione sono arrivate le sconfitte con Civitavecchia e, successivamente, Santa Marinella: soprattutto questo secondo, con una squadra in grande difficoltà di classifica, abbiamo faticato a digerirlo. Poi siamo ripartiti, raggiungendo in piena emergenza una vittoria di prestigio con il Tor di Quinto che ci ha fatto credere di poter portare a termine un cammino di spessore. Ma alla fine sono arrivati i pareggi con Urbetevere e Grifone che ci hanno tagliato le gambe per la corsa al quarto posto".

Qualità in rialzo A non permettere un cammino continuo al Savio, secondo Rubenni, è stata anche la qualità delle squadre avversarie, indipendentemente dalla posizione in classifica occupata: "Basti pensare che il playout lo hanno giocato squadre come Academy Ladispoli e Montespaccato che avevano molti giocatori in pianta stabile in prima squadra. Il livello del nostro girone era davvero molto alto, complice anche l'assenza dell'obbligo di Under nelle prime squadre. Negli anni passati, invece, c'erano più gare dall'esito scontato. La cosa che mi preoccupa in ottica futura è il passaggio dei classe 2008 dall'Under 17 alla prima squadra: sarebbe meglio farli crescere in modo lineare con l'esperienza in Juniores. Il format a due gironi del prossimo anno potrebbe far fare un ulteriore passo in avanti, a patto che però i giocatori sfruttino al meglio l'intero biennio a loro disposizione".

Futuro Dopo la chiusura della parentesi Savio, dunque, si aprono nuovi scenari per mister Rubenni: "Sono un allenatore abituato a guardare tutte le partite della categoria in cui allenerà nella prossima annata. Per questo mi dispiace non aver avuto un maggiore preavviso dalla società: ora che stanno arrivando tante proposte per categorie diverse dall'Under 19, avrei potuto avere modo di studiare squadre e giocatori per prepararmi. Ora, invece, mi sentirei davvero sicuro di un progetto legato alla Juniores, in cui avrei una concreta possibilità di incidere insieme al direttore sportivo nella costruzione della rosa. Anche in prima squadra riuscirei ad avere un impatto di spessore, ma se non dovessero arrivare opzioni di questo tipo sarò disponibile a rimettermi in gioco in altri campionati, sempre con lo stesso obiettivo: incidere e dare vita ad un progetto mirato a crescere anno dopo anno".

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