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L'INTERVISTA
24 Giugno 2025
Daniele De Rossi, proprietario dell'Ostiamare (Foto ©GazReg)
Premiazione in Campidoglio per l'Ostiamare Campione d'Italia Under 19 Nazionali. La società biancoviola è stata ricevuta stamane, dopo il successo sul Fiorenzuola da parte della formazione di Alessandro Cuomo nella finale di Sesto Fiorentino dello scorso sabato 14 giugno. Di seguito le parole di Daniele De Rossi, rilasciate a margine dell'evento: "Il percorso è quello che ci aspettavamo: grande lavoro, grande impegno, un contatto con i ragazzi quotidiano, ovviamente qualche intoppo, ma è normale quando devi costruire una struttura grande come la nostra. Però questa è una ciliegina sulla torta, sono tanto contento per loro, per il mister, per Adriano D'Astolfo perchè hanno lavorato tantissimo in questa stagione. Ogni tanto spunta qualcuno che dice che saremo il terzo polo di Roma: penso che Ostia per grandezza, per bacino debba ambire ad essere un sostegno a Roma e Lazio e anche una società che porti qualcosa alla Roma calcistica e all'Italia. Quello deve essere il vero obiettivo, diventare sempre più seri, sempre più professionali, stiamo lavorando su cose che sono meno appariscenti di uno Scudetto, ma stiamo facendo grandi cose, sia per quanto riguarda l'Ostiamare calcistica sia dal punto di vista dell'educazione, per proseguire un percorso che unisca calcio e studio. Ovvio che i lavori, le nostre ristrutturazioni sono iniziate da solo 6 mesi".
Infine due battute Daniele De Rossi le riserva anche sulla situazione generale del calcio italiano, chiudendo con ciò che riguarda il prossimo futuro in tal senso all'Ostiamare: "L'Italia è sempre stata una Nazionale che attinge molto dai giovani, qui si tende a considerare giovani magari giocatori che non lo sono. Bisognerebbe andare a cercare anche un pò più in basso, come fanno anche altre nazionali, tanti sono classe 2006, 2007 appunto e giocano stabilmente in grandi squadre. Noi possiamo solo far questo, abbiamo riconosciuto la bravura di questi elementi e come Ostiamare, andremo a premiare diversi elementi, portandoli in prima squadra, in ritiro e usufruendo delle loro prestazioni durante la stagione. La Serie D rappresenta un campionato importante e vede l'obbligo di schierare dei giovani. Non abbiamo la voglia di andare a cercarli in giro, quando sappiamo di averne di molti e molto bravi qui da noi".
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