Focus
Il Salaria sta prendendo quota: due successi consecutivi, ma ora c'è la Vecchia
Ko alla prima e poi due vittorie, la truppa di Rubenni sta volando in questo avvio. Sabato si vola al Tamagnini, è aria di big match.
La deludente sconfitta nella prima uscita stagionale contro il Campus Eur sembrava presagire una partenza difficile, visti anche gli avversari complicati da affrontare, per il Salaria che, al contrario, è tornato in piena carreggiata. Le due vittorie consecutive all’attivo, entrambe arrivate per 3-1, hanno rilanciato la truppa di mister Rubenni a quota 6, appaiata nel grande gruppone che vede ben sei squadre a pari merito, dietro alle solite Urbetevere e Tor di Quinto. Sabato prossimo la sfida contro il Civitavecchia, a detta del tecnico la squadra più temibile e organizzata del raggruppamento, sarà un primo vero banco di prova per misurare il proprio valore. I nerazzurri arrivano da una pesante sconfitta contro il Grifone, ma non sono da sottovalutare: si prospetta una battaglia degna di attenzione.
La gara Facciamo un passo indietro e torniamo alla gara di sabato scorso. Il piano tattico impostato è stato chiaro fin da subito: tante verticalizzazioni per gli attaccanti e numerosi lanci lunghi per Marchesi, pivot in attacco, costretto a battagliare e fare più volte a spallate con la retroguardia avversaria. Oltre ai palloni proiettati a saltare il centrocampo, smistati correttamente dai mediani, non sono mancate le incursioni sulle fasce. Proprietario indiscusso della corsia sinistra è stato, infatti, Protano. Velocità, precisione e inventiva sono stati gli ingredienti fondamentali che hanno fatto perdere letteralmente le staffe a Urbanetti, incaricato della marcatura sul numero 10 in quella zona di campo. La grande propositività dei rossoblù è stata però ben arginata e contenuta dalla Fonte che, dopo essere andata sotto nel parziale nei primi 45’, è rientrata in partita grazie alla rete di Veselji. La fame di vincere ha portato le due compagini ad allungarsi inesorabilmente, lasciando spazio a involate da una parte e dall’altra. L’elettricità finale ha influenzato non poco un flusso di gioco singhiozzante e più volte interrotto. L’asso nella manica che ha permesso a Chergia e compagni di ormeggiare in porto la seconda vittoria stagionale è stato Arcieri che, in pieno recupero, in soli due minuti ha scoccato due dardi velenosi, decidendo ancora l’esito della contesa.
La mossa vincente? Proprio Arcieri sembra essere l’arma in più per mister Rubenni. Il tecnico ex Savio ha inserito l’attaccante in zona Cesarini sia contro i gialloblù sia contro il club di via Portuense e, in entrambe le sfide, il classe 2008 è andato a segno. Avere una forza del genere da tenere in panchina e schierare nel momento del bisogno potrebbe regalare diverse soddisfazioni all’intero gruppo. Chissà che tale mossa non venga replicata già sabato prossimo contro la Vecchia. I tirrenici hanno un Billi in grande spolvero e il vantaggio di giocare tra le mura della propria roccaforte, il Tamagnini, da sempre campo difficile da espugnare. La loro recente caduta contro il Grifone evidenzia comunque che si tratta anch’essa di una squadra in costruzione e, nonostante Eusepi lavori già da diversi anni per i portuali — al contrario di Rubenni, al primo anno con i rossoblù —, il Salaria possiede tutte le carte in tavola per risultare pericoloso e mettere in difficoltà anche la grande corazzata nerazzurra.
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